La Gazzetta dello Sport ha intervistato George Weah. L’ex attaccante del Milan, nonché vincitore del Pallone d’Oro nl 1995, ora è Presidente della Liberia. Weah è rimasto molto legato all’Italia e alla sua esperienza in rossonero. Sul suo ricordo più bello: “Difficile scegliere. Il gol decisivo contro la Roma all’Olimpico forse o la vittoria a Torino contro la Juve nel 1999. Sono stati bellissimi gli scudetti vinti in rimonta: quando credi in un obiettivo e hai qualità, lo raggiungi sempre”.
Weah ha commentato anche l’allontanamento di Paolo Maldini, suo ex compagno di squadra, che è stato rimosso dal suo incarico. Queste le sue parole: “Paolo è un campione. L’ho sentito e gliel’ho detto, “Paolo, non devi abbatterti, il lavoro è così, tutti i lavori hanno bisogno di risultati”. Il Milan si è fermato alla semifinale di Champions e ha dato motivo per mandarlo via. Ma il suo lavoro nel club è buono e non andrà distrutto. Ha visto quanto ha impiegato Guardiola a vincere la Champions League con il City? Eppure Guardiola è bravissimo. Ci vuole tempo, ma Paolo ha grandi capacità e avrà ancora successo anche come manager“.
Non poteva mancare un riferimento per Silvio Berlusconi, scomparso una settimana fa. Questo il suo ricordo dell’ex presidente del Milan: “Sa chi ha sempre creduto in me? Silvio Berlusconi: diceva che sarei stato un grande presidente per il mio paese. Sono molto rattristato dalla sua morte. Lui per me non è mai stato solo il presidente del Milan o il presidente del Consiglio italiano. Ricordo che quando sono arrivato al Milan dalla Francia ho giocato nel trofeo Berlusconi e ho sbagliato un rigore. Cominciavano a criticare, ma lui disse: “Può capitare di sbagliare un rigore, non conta. George farà la storia con il Milan”. E vinsi il Pallone d’Oro“.
Weah poi ha parlato del figlio Timothy, che gioca nel Lille: “Sono molto orgoglioso di lui. Siamo tutti orgogliosi in famiglia, compreso George Junior che ha dovuto abbandonare l’attività per i troppi problemi al ginocchio. Timothy si sta guardando intorno, sta parlando con alcuni club. È ancora giovane e troverà la sua strada nel calcio europeo“.