L’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, è intervenuto al Social Football Summit allo Stadio Olimpico di Roma. Sul nuovo stadio rossonero: “Preferisco non fare pronostici, fare progetti stadi in Italia non è facile. San Siro 2 è abbandonato, ora puntiamo su San Donato”.
Sul progetto del Milan: “E’ un progetto che si basa sul successo sportivo. Sono convinto che debba essere così, nel medio periodo gli interessi del tifoso e dell’azionista sono gli stessi. Il successo sportivo crea un successo finanziario. È strano dirlo e ripeterlo. Ma le risorse che vengono create dal business vengono reinvestite nel prodotto calcio per avere più successo”.
Sul Decreto Crescita: “Noi ci troviamo come calcio italiano in una situazione in cui abbiamo tante forze contro di noi. Impossibilità di fare stadi è una, la pirateria è un’altra. Il Decreto Crescita è unica leva per rendere competitivo il campionato rispetto ad altri. Il calcio è un’industria che attrae capitali stranieri. Grazie al Decreto Crescita le squadre italiane sono tornate ad attrarre talenti che prima non riuscivamo a permetterci e grazie a questi abbiamo avuto successo in Europa. Quindi a me sembra un totale controsenso andare a cambiare una norma che è quella che ci permette di andare verso la strada giusta e che insita nella parola ha ‘crescita’. Mi sembra una pazzia”.