L’ex portiere Simone Braglia è intervenuto nel corso del programma Calciomercato e Ritiri, trasmissione di TMW Radio, dove ha parlato delle questioni legate al Milan.
Sulla rosa
“Non sarei tanto preoccupato di chi arriverà. La rosa del Milan qualitativamente c’è, per cui mi fido delle persone dello staff tecnico che c’è ora, Tare e Allegri. Poi ovvio, qualche giocatore, soprattutto in difesa, bisogna per forza metterlo, visto che uno dei punti deboli è stata la difesa“.
Su Allegri
“Mi ricordo ai tempi della Juve, con mezza squadra fuori e tutti i giovani in campo, ci furono 7-8 partite senza subire gol. Poi qualche pecca sua c’è stata, ma quest’annata al Milan sarà di rivalutazione anche del suo passato juventino. Anche perché ha un uomo come Tare che lo affiancherà nel fare stare insieme lo spogliatoio. A Max è sempre mancato il colpo finale. Avesse vinto una Champions, come gli è capitato di giocarsi, avrebbe acquisito una maggiore consapevolezza e prestigio. Per me il Milan è una delle accreditate per vincere il titolo”.
Punti fermi del Milan
“Maignan, Pulisic e Leao. La rivalutazione di Leao credo sia fondamentale. Non ci vogliono 5 innesti, perché se andiamo a vedere, al di là di Napoli e Como, le altre hanno fatto pochi acquisti perché i soldi ce ne sono pochi. Il grande del lavoro lo dovranno fare i tecnici nella rivalutazione delle rose. Qualche colpo arriverà ma saranno pochi per la poca disponibilità economica“.
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“Il problema non è tanto il giocatore ma il peso dell’ingaggio. Se oggi il Milan fa fatica a prendere qualsiasi giocatore, non so come faccia a prendere il serbo, con quei numeri dal punto di vista economico. Ci credo poco. Oggi cederlo per la Juve vuol dire darlo a zero o anche in prestito un anno, la Juve ne uscirebbe con una grossa minusvalenza e per questo credo che sia difficile. Vedo più fattibile che si rivaluti alla Juve“.