Sacchi: “Il Milan non è un collettivo. Leao segna, ma il problema è lui…”

Sacchi: “Il Milan non è un collettivo. Leao segna, ma il problema è lui…”

Arrigo Sacchi ha commentato il successo ottenuto ieri pomeriggio dal Milan, in particolare si è concentrato sulla prestazione di Leao

Arrigo Sacchi ha commentato la vittoria di ieri del Milan sulle colonne della Gazzetta dello Sport. Sui rossoneri: Ho visto un Milan che ancora arranca. Non mi faccio incantare dal risultato. Il problema è che la squadra di Pioli non è ancora un collettivo. Il collettivo, nonostante qualcuno la pensi diversamente, esalta il talento, non lo imprigiona. Se invece non c’è il collettivo, cioè non c’è gioco di squadra, il talento da solo serve a poco”.

Cosa non va nel Milan: “Gli attaccanti non rientrano in fase di non possesso. I difensori, quando hanno il pallone, lanciano lungo. Non si capisce bene che tipo di manovra s’intende impostare. Mi sembra che ci sia un po’ di confusione e qui sta a Pioli mettere ordine, dare linee precise, dimostrare che lui è il primo a credere nelle idee che propone ai suoi ragazzi“.

Su Leao:Leao ha fatto un bel gol, ma oggi il Milan esiste soprattutto per il portoghese e questo è un limite. Leao, con il suo modo di stare in campo, con i suoi mancati rientri, con la mancata partecipazione al lavoro del gruppo, è quello che non ti permette di diventare un collettivo. Se si vuole fare un salto di qualità, è fondamentale che tutti siano funzionali al progetto e che tutti si sappiano sacrificare in nome della squadra. Diciamo che i rossoneri stanno cercando affannosamente di migliorare, ma i passi da compiere sono ancora parecchi. D’altronde una batosta come quella subita nel derby non si digerisce in fretta“.

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