In vista del Derby di Champions League di stasera tra Milan e Inter, Kakà è stato intervistato dal Corriere della Sera. Il brasiliano ha ricordato l’atmosfera dell’EuroDerby della stagione 2004/05, nei quarti di finale: “C’era elettricità nell’aria, la città sembrava in attesa dell’evento. La gente non parlava d’altro. Un consiglio? Rimanere concentrati, ogni dettaglio conta e la gestione delle emozioni è importante“.
Quel Milan aveva tanti giocatori esperti: “Ma anche nella squadra di oggi ci sono giocatori d’esperienza: Giroud, che ha vinto con la Francia, o Ibrahimovic, che vive molto lo spogliatoio, aiutano i giovani“.
Le armi del Milan: “Se recupera, la velocità di Rafa e l’opportunismo di Giroud. Leao spero che sistemi al più presto la questione della multa. Mi piace da impazzire e vorrei che rimanesse al Milan. La causa con lo Sporting Lisbona credo influenzi anche il suo rendimento”.
Una battuta sulla finale di Istanbul: “Non solo si ripete il Derby, ma anche la sede della finale è la stessa. Se poi il Milan incontrasse il Real di Ancelotti sarebbe tutto ancora più magico“.
Il giudizio sull’operato di Paolo Maldini: “Osservando i suoi comportamenti da giocatore e valutando la sua professionalità e la sua intelligenza, si intuiva che qualsiasi cosa avesse fatto ci avrebbe messo impegno e passione. Conta molto avere come riferimento un giocatore il cui nome è legato alla storia del Milan. Un ragazzo vede Paolo, che ha sollevato 5 Champions League, e pensa ‘Voglio essere come lui’“.
De Ketelaere in estate era stato accostato a lui: “I paragoni non mi sono mai piaciuti. La mia storia è già stata scritta. Se ne avessi la possibilità, gli direi di andare in campo con la mente libera, facendo quelle giocate che gli gli sono valse l’interesse del Milan“.
