Mario Sconcerti ha analizzato sul Corriere della Sera la partita di ieri pomeriggio disputata dal Milan sul campo del Mapei Stadium. Ecco le sue considerazioni sulla prestazione dei rossoneri: “Indubbiamente è un passo indietro per il Milan, stranamente complesso e senza tiri in porta. Forse ha trovato la partita che non si aspettava. I neroverdi non hanno tenuto il pallone, hanno giocato di forza e corsa accettando la superiorità dell’avversario. Questo ha portato confusione nella logica abituale del Milan. Non è la lotta la sua prima dote. Col tempo è diventata una partita chiusa, dove serviva uno spunto in spazi stretti, molto fisici, quasi mai trovati”.
Sui giocatori del Milan ha dichiarato: “Leao si è confermato giocatore superiore anche se distratto, tutto il Milan ha subìto la velocità del Sassuolo, la mischia ha tolto luce al classico gioco di Pioli fino a fargli correre rischi, soprattutto sul rigore di Berardi. Interessante e inutile l’idea di Pioli di giocare senza centravanti nell’ultima mezz’ora per togliere il vantaggio della folla in area al Sassuolo. Ma sono mancati i numeri. De Ketelaere si è sperduto nell’assalto, difficilmente in Italia potrà coprire l’area di rigore, serviva avendo più spazio davanti. Adli ha giocato promettendo ma sbagliando sempre la seconda idea, Leao si è rassegnato. Una partita confusa, un po’ velleitaria, non da Milan”.
Inoltre ieri c’è stato anche il brutto infortunio di Florenzi: “Il vero Milan lo vedremo nel derby. Fa riflettere il cambio profondo di gioco tentato da Pioli quando ha tolto Giroud per tenere meno avversari in area e si è affidato ai fantasisti. Ci sono stati altri due infortuni muscolari seri, Berardi e Florenzi. Il mondiale è lontano, ma, rompendo la stagione, ha fatto pensare si dovesse cercare subito più l’agilità che la resistenza. C’è stato anche meno tempo per prepararsi. Stanno diventando troppi i casi per pensare alla sfortuna. Con il caldo e la fretta oggi uno scatto lungo è diventato una ferita”.
di Riccardo Formisano