Davide Calabria ha rilasciato un’intervista al settimanale de La Gazzetta dello Sport SportWeek: “Giocare per il Milan era il mio sogno ora l’obiettivo è vincere con questa maglia”
Dopo una lunga e difficile cavalcata, i rossoneri sono riusciti a centrare la qualificazione in Champions – “In ogni momento di difficoltà abbiamo reagito alla grande: ero sicuro che ce l’avremmo fatta”, ha affermato il terzino, che ora spera di incrociare un certo Leo Messi: “Perché penso sia il più forte di sempre. Sarebbe bello giocarci contro in un Milan-Barcellona, come ai vecchi tempi”.

Pioli e i vertici societari credono nelle potenzialità di Davide e nel fatto che possa diventare una bandiera del Milan –“I complimenti di uno come Maldini o di altri rappresentanti del club mi hanno fatto piacere. Mi hanno consigliato di pensare un po’ più “egoisticamente”, di credere nei miei mezzi e sfruttarli. All’inizio ero fin troppo umile. Nel calcio devi essere aggressivo e forte mentalmente. Prima lo capisci, prima ottieni risultati”.
Davide è cresciuto nel Milan di Berlusconi, poi ha vissuto la parentesi Mister Li, quindi l’arrivo di Elliott e della nuova dirigenza. Gestioni una diversa dall’altra –“Differenze? Lo capisci quando c’è dietro una società stabile. E inevitabilmente ne risenti quando manca: è più difficile isolarsi per cercare di dare il meglio. Ma in questi anni il Milan non ci ha fatto mancare niente. Anche nei momenti negativi è stata una società forte, da tutti i punti di vista”.
Su Theo Hernandez: “Madre Natura gli ha dato uno strapotere fisico e una velocità che lo rendono difficile da fermare quando accelera. Ma non direi che lo invidio, ognuno ha le sue caratteristiche. Sono contento di giocare con lui, è un bravo ragazzo, che lavora seriamente”.

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