MILANO – Tiene banco, facendo discutere moltissimo, il tema legato al rispetto del Fair Play finanziario. E non solamente in casa Milan.
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Sono moltissimi i club che sperano in una revisione delle norme imposte dall’Uefa, nella speranza di ricucire il gap con le grandi potenze calcistiche europee. Ieri, ai nostri microfoni, ne ha parlato anche l’avvocato Dario Canovi. I paletti dell’Uefa, infatti, condizionano troppo per un nuovo investitore che voglia spendere nel calcio, l’obiettivo di portare un club ad alto livello, e così le società che sono già al vertice continuano a vincere e a guadagnare, restando irraggiungibili. Tuttavia, stando a quel che riferisce la Bild, l’Uefa starebbe persino pensando di inasprire le regole del Fair Play finanziario, costringendo i club a spendere soltanto quel che ricavano dal business calcistico (come biglietti, sponsorizzazioni, diritti televisivi). Inoltre, l’organo europeo vorrebbe portare gli ammortamenti sui cartellini dei giocatori fino ad un massimo di tre anni, facendo diventare ancor più complicati gli acquisti da parte delle società.
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