IlMilanista.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news milan

Bennacer: “Se non vinciamo ci dimenticheranno. Lavoro sui miei difetti”

Bennacer con Barella

Le parole del centrocampista algerino all'agenzia francese AFP.

Redazione Il Milanista

MILANO - Il centrocampista del Milan, Ismael Bennacer, ha rilasciato un’intervista all’agenzia francese AFP sulla situazione in casa rossonera. Queste sono state le sue dichiarazioni.

SU IBRAHIMOVIC -  “Zlatan raramente si tira indietro quando deve spronare i suoi giovani compagni di squadra del Milan. Anche se a volte vediamo che urla in campo, è meglio rispetto se non dicesse niente, perché significherebbe che non gli importa ciò che stiamo facendo in quel momento. Lui è uno che ci porta tanto. Con tutta l'esperienza che ha acquisito, cerca di portarci ai massimi livelli, cercando sempre la perfezione. Ci dà molti consigli. Ibrahimovic è diventato un portabandiera di una nuova generazione di giovani talenti”.

SUL POST 5-0 CONTRO L'ATALANTA DEL 2019 - Dopo quella sconfitta, c'è stata molta ricerca dell'anima dentro noi stessi e ne siamo venuti fuori”.

 Ismael Bennacer

SUL TECNICO STEFANO PIOLI - “Il mister sa come gestire il gruppo, ci è vicino, ci chiede sempre se siamo stanchi, se stiamo bene e così via. Ha portato quello spirito di squadra di cui forse non avevamo abbastanza prima, e ci ha insegnato come indossare questa maglia. È una bella sensazione questa”.

SUL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA -  “Se non facciamo qualcosa quest'anno, tutto quello che abbiamo fatto prima, da marzo in poi, sarà dimenticato. Dobbiamo, per noi stessi, cercare di fare del Milan il grande club che era. Tutto questo anche per i tifosi perché è molto noioso giocare a porte chiuse. Non ci sono fisicamente, ma ci seguono. Dobbiamo dare tutto anche per loro”.

SULLL'INFORTUNIO CHE LO HA TENUTO FUORI PER MOLTO TEMPO “È il primo infortunio che mi ha tenuto fuori dal campo per così tanto tempo, ma ho un buon feeling con i recuperi”.

SUI CARTELLINI GIALLI E I DIFETTI SU CUI STA LAVORANDO: “Lavoro molto sui miei difetti. Ero un po’ troppo aggressivo, non pensavo. Sotto la guida di Ibrahimovic, ho imparato velocemente”.