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Il giornalista Luca Serafini ha parlato sul sito di Filippo Galli, ex difensore rossonero, proprio del Milan.
Sull’arrivo di Tare: “Dopo aver rinunciato per 2 stagioni a un direttore sportivo acclarato e operativo, il Milan ha deciso di tornare a fruire di una figura così importante nell’assetto societario di un club di calcio. Il DS non è infatti solo l’uomo-mercato: sceglie l’allenatore, delinea con lui le strategie nell’allestimento della rosa, fa da collante tra la dirigenza e lo staff tecnico. Vive l’ufficio e lo spogliatoio”.
Cosa deve fare un buon ds: “E come mi hanno sempre detto i grandi DS e operatori, deve essere più bravo nelle cessioni che negli acquisti: sappiamo bene che un giocatore puoi azzeccarlo o sbagliarlo, a seconda di molteplici fattori come il carattere, l’ambientamento, l’integrità e altri orpelli essenziali per affermarsi. Qualche volta il fallimento di un giocatore dipende da lui stesso, non da chi lo ha scelto. Ciò che non devi sbagliare è la vendita”.
Resta solo chi vuole: “La parola d’ordine è di nuovo “profilo basso”. Poi, la cassa per il mercato. Bisognerà lavorare minuziosamente, chirurgicamente – appunto – nelle uscite, partendo dal presupposto che al Milan deve restare e deve avere l’ambizione di giocare, solo chi ci crede veramente“. Ecco il pensiero di Deco <<<