MILANO – Il superagente Mino Raiola ha rilasciato un’intervista alla BB. Si tratta di uno dei principali procuratori di calciatori a livello europeo, di non poca influenza quindi anche nel panorama economico. Raiola ha analizzato così l’idea di un salary cap per il calcio. Raiola si è espresso così sul porre un tetto agli stipendi dei calciatori: “Non ci sono limiti salariali per gli amministratori delegati che gestiscono aziende grandi o piccole, non ci sono limiti salariali per gli attori, non c’è limite salariale per un Banksy! Allora perché dovrebbe esserci un limite al talento dei calciatori?”.

LE CONSEGUENZE DEL COVID E IL PROBLEMA DELLE RETROCESSIONI – L’intervista con Raiola è proseguita parlando sempre del calcio in ottica Covid. Raiola ha dichiarato: “Vorrei dare ai club la possibilità, nei prossimi tre anni, grazie al Covid, di trovare forse un sistema in cui in alcuni di essi possano dire: ‘Ascolta, sai una cosa, non retrocediamo più’, per avere un ambiente più stabile per avere sicurezza finanziaria. In Francia, Spagna e Italia, è un vero disastro finanziario se si scende di categoria. E questo mette i club in una posizione di stress, dove non si possono prendere decisioni per il futuro, ma basate solo sul breve termine. Nel Football Forum non ci incontriamo per uccidere i club. Dobbiamo cercare di essere più moderni e di sederci con tutte le parti coinvolte e vedere dove possiamo aiutarci a vicenda”.

Intanto il Milan deve affrontare una difficile situazione dovuta ai rinnovi di contratto di casa rossonera. Questa la lista completa delle scadenze al 30 giugno 2021.






















