Questa sera toccherà ad Antonio Mirante scendere in campo per difendere la porta del Milan. E lo farà in una partita importantissima per la classifica, in uno scontro diretto fondamentale per il vertice. Proprio del portiere 40enne ha parlato il suo ex preparatore a Parma e Bologna, Luca Bucci, intervistato da Gianluca Di Marzio.
Su Mirante: “È sempre stato bravo ad aspettare il momento giusto. Totò era il suo soprannome, tutti lo chiamavano così per le sue origini. Al Milan è apprezzato anche se non è protagonista. Di solito questi ruoli sono fondamentali nelle dinamiche di spogliatoi. Quando chiamava la barriera o le disposizioni su calcio da fermo non l’ho mai visto arrabbiarsi. Qualche smemorato c’è sempre nelle squadre, al massimo gridava uno ‘sveglia’ qualche volta ma non si arrabbiava, è sempre stato molto equilibrato”.
Sue qualità: “Credo che sappia come fare, è intelligente e mi auguro faccia il suo dovere. Gli ho sempre detto che l’istinto era importante, è la sensazione che il portiere deve vivere e quindi l’ho sempre lasciato libero di decidere cosa fare, soprattutto per i tiri dal dischetto. Rigori? Ci preparavamo con i video, ma nel caso facesse qualcosa di contrario a quello che si era visto non glielo rinfacciavo di certo. Lui è riuscito a fermare giocatori importanti dal dischetto perché è sempre stato bravo ad aspettare al momento giusto”.