Filippo Inzaghi, ex giocatore ed ex allenatore del Milan, oggi tecnico della Salernitana in Serie A, ha rilasciato una lunga e interessante intervista al ‘Corriere della Sera‘.
Su Berlusconi: «Mi manca molto. Ma di quel Milan mi mancano tante persone. Ancelotti, per dire. È un uomo intelligente, umano, presente. Una volta per il mio compleanno, che cade il 9 agosto, lasciò libera tutta la squadra per farci festeggiare. Compivo trent’anni: nessuno ci pensa mai, ma la tensione per un calciatore aumenta con l’età».
Sulla prima parola che gli viene in mente se gli nominano Galliani: «Corteggiamento. Mi ha corteggiato a lungo quando ero a Torino, certo. Ma Galliani è una persona speciale, sa essere intelligente e lungimirante. Fu lui a offrirmi subito la panchina di allenatore Allievi Nazionali rossoneri dopo l’addio al campo da giocatore».
Sul rinunciare a tanti soldi quando passò dalla Juventus al Milan nel 2001: «Galliani mi telefonò: “Pippo, ballano cinque miliardi di lire e non riusciamo a trovare una soluzione”. D’istinto, risposi: “Non si preoccupi, ce li metto io”. Avrei firmato un contratto di cinque anni e rinunciato a un miliardo di stipendio per ciascuna stagione».