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Garlando: “Ora le milanesi son pugili della stessa categoria, un anno fa no”

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In esclusiva alla Gazzetta dello Sport ha parlato Luigi Garlando che dei rossoneri ha detto: “Il Milan di sabato è stato impressionante per tre buone ragioni. La prima: la potenza. Il Toro è squadra fisica, da corsa e combattimento che nella...

In esclusiva alla Gazzetta dello Sport ha parlato Luigi Garlando che dei rossoneri ha detto: “Il Milan di sabato è stato impressionante per tre buone ragioni. La prima: la potenza. Il Toro è squadra fisica, da corsa e combattimento che nella stagione scorsa ha battuto due volte il Diavolo. Stavolta Pioli l’ha spazzato via con una spallata, quasi senza accorgersene. Al posto del Milan di Brahim Diaz oggi c’è quello di Loftus-Cheek; del maratoneta Reijnders che corre più di 12 km a partita; di Pulisic che ha intensità di strappi e resistenza alla velocità, tipiche di Premier e Bundesliga, rare in Serie A. Preso atto delle propria, netta, inferiorità atletica nei 4 derby persi nel 2023, il Milan ha acquistato al mercato peso, atletismo e spirito internazionale che lo hanno reso strutturalmente molto più solido. L’Inter, al contrario, ha perso in difesa l’aggressività di Skriniar e, davanti, la fisicità offensiva di Dzeko e Lukaku”.

Sul gioco del Milan

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“È già forte la curiosità di scoprire che razza di derby sarà il prossimo, del 16 settembre. Ora le milanesi sembrano pugili della stessa categoria. Una stagione fa: no. Seconda ragione: il gioco. Quasi sorprendente lo stato d’avanzamento dei lavori nel cantiere di Pioli, nonostante tanti uomini nuovi e tante idee nuove da mettere a posto”.

Sull'entusiasmo dei rossoneri

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“Terza nota di merito per il Milan, che promette futuro: l’entusiasmo. Sabato a San Siro sorridevano tutti. Leao e Theo hanno festeggiato il loro gol di coppia sbattendo petto contro petto, Reijnders è un ragazzo che, a fine azione. sorride spesso. Pulisic, dopo il gol, era visibilmente emozionato di ritrovarsi al centro di un San Siro così pieno e maestoso. Troppo presto per azzardare sentenze, ma s’intuisce l’empatia ambientale che ha caratterizzato la stagione dello scudetto. Merito di Pioli che ha lanciato subito i nuovi e proposto nuove soluzioni tattiche. In ogni professione, la ripetitività intristisce, il cambiamento stimola la fantasia. Questo Milan in campo si diverte. Forse dovrebbe pensarci Inzaghi che anche oggi a Cagliari dovrebbe tenere in panca tutto il mercato, con il solo Thuram inevitabile intruso tra i soliti noti. Chi cerca strade nuove può arrivare dove non è mai arrivato prima”.

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