Fabio Capello, coach di Zlatan Ibrahimovic quando il giocatore di Malmö era appena giunto alla Juventus dall’Ajax, ha raccontato a Sky un simpatico aneddoto sul 38enne, nel 2004 alle prime armi tra i grandi e ancora immaturo calcisticamente parlando.
“Giocava sempre fuori area e gli dissi che se voleva fare gol doveva posizionarsi davanti alla porta”, le parole del 73enne. “Quindi gli feci preparare un filmato con tutte le reti e i movimenti di Van Basten e glielo portai. Rimase chiuso da solo in una saletta attigua agli spogliatoi a guardarlo. Di buono c’è che non la prese come un’imposizione, lui aveva davvero voglia di migliorare e soprattutto di diventare goleador, come poi è successo. All’inizio invece riusciva soltanto a muoversi nella zona attacco”.
