Ritorno all'albo e compensi pubblici: dal 2020 cambiano le regole per gli agenti - IlMilanista.it

Ritorno all’albo e compensi pubblici: dal 2020 cambiano le regole per gli agenti

Raiola-Milan
Novità in vista per gli agenti

MILANO – La Fifa cambia tutto per quanto concerne gli agenti: dal 2020 suonerà tutta un’altra musica con una serie di riforme davvero importanti. Sulla Gazzetta dello Sport, le troviamo punto per punto:

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1) Ritorno dell’albo FIFA: tutti i rappresentanti dei calciatori dovranno sostenere un esame e sottostare alle norme per la categoria e periodicamente frequentare corsi di aggiornamento. Anche i parenti dei giocatori, se vorranno avere un ruolo, dovranno adeguarsi a queste regole.

2) Compensi pubblici: verranno indicate le cifre di ogni singola operazione. Al contrario ora i club forniscono solo dei dati aggregati che non permettono di conoscere nello specifico l’entità dei rapporti con ciascun consulente.

3) Tetto ai compensi: gli agenti si sono resi disponibili a valutare questa possibilità, a patto che questo criterio venga applicato anche per le altre figure professionali del calcio.

4) Contributo di solidarietà: se venisse varato il sistema dei tetti ai compensi, anche i procuratori contribuirebbero al fondo di solidarietà della FIFA (i club devolvono il 5% delle somme incassate per la vendita dei calciatori alle società che li hanno allevati).

5) Stanza di compensazione: la FIFA registrerà tutte le operazioni e potrà così vigilare sui rapporti tra club, atleti e agenti.

6) Somme anomale: i riformatori hanno inquadrato anche il fenomeno del pagamento di somme ai familiari di giovani calciatori. Si intende operare controlli per evitare che soggetti con pochi scrupoli “acquistino” le procure in giovane età, mettendo a repentaglio la carriera dei talenti in erba, esponendoli a pressioni eccessive.

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