AIA, Nicchi: "Se non si potrà giocare a giugno, cosa cambierà a settembre?"

AIA, Nicchi: “Se non si potrà giocare a giugno, cosa cambierà a settembre?”

Il commento del presidente dell'Associazione Italiana Arbitri

MILANO – Contattato dai microfoni di TMW, Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, ha commentato la situazione in cui si trova il calcio italiano: “Ogni giorno che passa c’è sempre più incertezza e questo mi dispiace moltissimo. Siamo tutti molto in ansia per le sorti del nostro Paese ma ci sono tante cose che avrebbero bisogno di risposte e che avrebbero bisogno che arrivino da un solo interprete. Abbiamo rispettato in modo ferreo le direttive sanitarie e governative, ma ora c’è bisogno di accelerare i protocolli e dare delle risposte. Se a giugno o luglio non si può ripartire, mi chiedo come si possa ripartire ad agosto o settembre. Non si deve passare dalla responsabilizzazione alla terrorizzazione. Oggi probabilmente non ci sono le condizioni per ricominciare, per una serie di motivi, dai morti ai contagi, fino ai protocolli che vanno rivisti. Ma allora mi domando: a settembre-ottobre cosa cambierà? Niente. Secondo me bisogna provare a ripartire, con un protocollo che ci garantisca la massima sicurezza possibile. Appena ci sarà un semaforo rosso, ci si rifermerà. Ma bisogna riprendere. La sicurezza totale non può darcela niente e nessuno”.
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