La storia di Giacomina, la suora che tifa Milan

MILANO – Il quotidiano cattolico Avvenire ha raccontato tra le sue pagine la particolare storia di Suor Giacomina, monaca di clausura nel monastero di Cascia (la città di Santa Rita) e… tifosa del Milan: «Derby? Il cuore dice Milan, ma se l’Inter sarà più forte tanto di cappello».
Non un pronostico basato su rivelazioni divine – sia chiaro -, ma frutto di un’attenzione costante alle vicende del club rossonero, alle quali si aggiunge una certa esperienza sul campo. “Giocavo alla Rivera”, afferma la sessantenne suora con un passato da calciatrice con il numero 10: “I primi calci ad un pallone – racconta Avvenire – la giovane Giacomina li tirò nel campetto dell’oratorio parrocchiale del suo paese di origine, in provincia di Mantova. La sua squadra si chiamava Leoni e si difendeva molto bene nei campionati giovanili”. Abile nel calci di punizione, suor Giacomina ha giocato a livello agonistico fino ai 18 anni, prima di appendere gli scarpini al chiodo a causa di un infortunio al menisco, passando, di conseguenza, alla pallavolo.
Lo sport, dunque, è stato è rimane un veicolo fondamentale per avvicinarsi a Dio: “Fare sport – commenta Suor Giacomina – è bello, è sano, è occasione di fraternità e condivisione”. E lei continua a dimostrarlo, pur avendo, da 22 anni, i sandali ai piedi e un velo sulla testa: “In occasione di un suo compleanno – prosegue Avvenire – autorizzata dalla Priora, suor Giacomina si recò a pranzo con grembiule, tovaglietta e tazza del Milan, appendendo alla finestra anche la maglietta rossonera. È stata tesserata in un Milan Club della provincia di Mantova, il suo territorio di provenienza e a San Siro vedeva le partite fra i gruppi ultrà Fossa dei Leoni e Brigate Rossonere”. CLICCA QUI>Intanto, ecco tutte le principali notizie dal mondo Milan in aggiornamento live
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