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Reijnders: “La Coppa Italia non salva la stagione. I gol? Vi spiego”

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Il centrocampista del Milan, tra i migliori di questa stagione, ha rilasciato un'intervista a The Athletic parlando della finale e non solo
Lorenzo Focolari Redattore 

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Tijjani Reijnders ha rilasciato un'intervista a The Athletic. Il centrocampista del Milan, tra i migliori di questa stagione, ha presentato la finale di Coppa Italia contro il Bologna, ma ha parlato anche di sé e della sua annata.

Se la finale di Coppa Italia può salvare la stagione: "No, no, no. Non possiamo dire che in caso di vittoria la nostra sia stata una buona stagione. Certo, vinceremmo due trofei, ma il Milan deve competere per lo Scudetto e andare il più avanti possibile in Champions League. E questo non è successo. Fortunatamente abbiamo una finale da giocare che ci dà la possibilità di vincere un altro trofeo. Ma no. E' un mix di sensazioni".

Avete 14 punti in meno rispetto alla scorsa stagione: "E' frustrante, perché abbiamo qualità".

Quest'anno è mancata continuità: "Abbiamo vinto contro il Real Madrid, per esempio, e poi abbiamo pareggiato con il Cagliari...".

Sul passaggio da Fonseca a Conceicao: "E' sempre diverso quando arriva un nuovo allenatore, perché ha una visione diverse su come vuole giocare e deve trasmettere le sue idee ai giocatori nel modo più veloce possibile. Ma sì, per noi è stata una discussione su cosa stesse succedendo. A volte siamo stati sfortunati e volte non eravamo presenti dall'inizio della partita. E ci sono cose che abbiamo dovuto sviluppare molto meglio e molto più velocemente".

La finale contro il Bologna: "Loro sono una squadra complicata da affrontare. Giocano uno contro uno per tutto il campo, quindi dobbiamo fare tanti movimenti nella partita. Oltre a questo hanno anche molta qualità palla al piede. Hanno esterni che stanno facendo bene, però noi non dobbiamo scendere in campo e aver paura del Bologna. Siamo il Milan e dobbiamo dimostrarlo".

Su papà Martin: "E' grazie a lui che ho imparato a giocare. Dopo ogni partita lo chiamo e gli chiedo: "Cosa ho fatto bene? Cosa dovevo fare meglio?".

L'anno scorso non ha segnato così tanti gol: "Il problema non è la tecnica, il modo in cui calciavo. Non ero calmo quando ricevevo la palla, perché in un paio di situazioni mi sono detto: "Oh, devo tirare". Quando sei più calmo davanti alla porta, ti rendi conto di avere più tempo. E' ciò che mi era mancato la scorsa stagione".

Solo Pulisic ha segnato più di lui: "Sono un tipico giocatore box-to-box, che aiuta la squadra a costruire e a trovare la connessione con l'attacco, sia servendo i miei compagni di squadra coi passaggi, sia stando in area di rigore ed essendo importante con i gol".

Il suo idolo De Bruyne: "Quando ero piccolo seguivo molto il Barcellona. Poi sono cresciuto e ho iniziato a seguire Kevin De Bruyne. Guardavo tutte le sue partite, le clip su YouTube, soprattutto il modo in cui scansionava il campo prima di ricevere la palla, così sapeva sempre dove fosse lo spazio. Cerco di fare lo stesso".

Sulla prossima stagione: "L'importante è tornare alle basi e ripartire da lì". Intanto il Milan sogna questi 7 colpi di mercato...