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Sacchi: “Bisogna puntare sul gioco, non sui singoli. Senza Van Basten…”

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan

Arrigo Sacchi ha rilasciato un’intervista sul calcio attuale e sul Milan. Ecco le dichiarazioni dell’ex allenatore rossonero.

Redazione Il Milanista

Arrigo Sacchi è tornato a parlare del Milan. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’allenatore ha raccontato un episodio di quando era sulla panchina del Milan e del rapporto con il presidente Berlusconi.

Ecco il suo aneddoto:Le faccio un esempio: io non volli Borghi che era tecnicamente indiscutibile. Ma prima di acquistare un giocatore io guardavo la persona, cercavo uomini affidabili. Appena arrivato al Milan c’era un difensore che aveva scambiato la notte per il giorno. Non lo volli. Berlusconi mi disse: “E chi ci mettiamo al suo posto?”. E io: “La sua riserva”. “Ma è meno bravo” obiettò. “Sì, ma è più affidabile – risposi – Lei vorrebbe un collaboratore non affidabile? No? E allora perché lo vuole dare a me?”. Il calcio, non mi stancherò mai di dirlo, è un gioco di squadra. I singoli sono importanti, ma prima viene il gruppo. Quindi tutti sono indispensabili e nessuno lo è: questo dev’essere il principio”.

Su Van Basten: “Van Basten è stato un grandissimo, ma lo scudetto lo abbiamo vinto anche se lui è stato infortunato per quasi tutta la stagione. Se un allenatore ha puntato sui singoli e questi non li ha, è un guaio. Se ha puntato su un'organizzazione di squadra può stare tranquillo”.

Sul calcio attuale: “Il gioco è il tuo miglior alleato, non s'infortuna mai. Quest'anno, rispetto al passato, oltre alla Coppa d'Africa c'è anche il Covid.Comunque si gioca troppo: come mungere una mucca 5 volte al giorno e non una. Ora serve pure avere alle spalle un club forte: mi vengono in mente i Percassi e l'Atalanta”.