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Gravina: “La priorità è riformare i campionati. Sullo stop per la Nazionale…”

Gabriele Gravina

Il presidente della FIGC ha parlato del campionato italiano e del possibile stop in vista dei playoff della Nazionale.

Redazione Il Milanista

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto ieri sera durante la trasmissione Dribbling su Rai 2. Ecco le sue dichiarazioni sulla Nazionale di Mancini: “Non sono preoccupato ma sereno, come lo sono il ct Mancini e tutto il nostro ambiente. Resta l'amarezza per le occasioni che abbiamo perso con la Svizzera e siamo coscienti delle difficoltà che andiamo ad affrontarema lo faremo con lo stesso spirito, la determinazione e soprattutto l'umiltà che ci hanno portato Wembley e al record di imbattibilità".

Il presidente ha poi parlato di un possibile stop del campionato italiano in vista dei playoff per il Mondiale a marzo: "È una nostra esigenza. La mia risposta per lo stop del campionato è sì, ma questo sì deve essere calato nella realtà, ben consci che un calendario così intasato impedisce altre valutazioni.Ci sono anche partite da recuperare. Mi auguro che fino a quella data si possano trovare soluzioni alternative e che si possa mettere la Nazionale nelle condizioni di poter testare la squadra per qualche giorno in più".

Per Gravina la priorità è riformare i campionati per essere più appetibili: “Sono fermamente convinto che abbiamo un’esigenza. Non solo nell’agire in maniera decisa nella riduzione del numero degli organici, ma anche nelle modifiche dei format che devono recuperare un appeal.Non siamo più appetibili sul mercato, i nostri fruitori sono abbastanza distaccati, si cominciano ad allontanare. Dobbiamo accelerare questo processo entro il 30 giugno per non perdere altri due anni. Bisogna agire in fretta e con grande senso di responsabilità, riformando i campionati. Due aspetti su cui lavorare perché la riforma è la conseguenza naturale della sostenibilità e della stabilità del nostro sistema”.

Sul ritorno in Nazionale di Mario Balotelli: "Ho trovato Mario bene, molto bene. È sempre un ragazzo straordinario. Lo conosco benissimo, fin dai tempi dell'Under 21, quando fece un grandissimo gol a Castel di Sangro. Non spetta a me giudicare le decisioni tecniche, ma ho grande fiducia in Mancini e so che quando porta avanti un progetto è perché questo progetto ha una sua validità. La scelta Balotelli è stata una scelta convinta".