Ai microfoni di Calcio e Finanza, Gerry Cardinale ha parlato del Milan. Sugli obiettivi: “Credo di poter fare del Milan il club numero uno e allo stesso tempo aiutare la Serie A a tornare competitiva. Anche perché nelle condizioni attuali l’unico modo per spingere stabilmente un club ai massimi livelli è anche quello di appartenere ad un campionato più forte anche come sistema. E la strada per assottigliare questo divario è che il nostro campionato riacquisti la competitività degli anni d’oro a livello europeo, con il contributo fondamentale del lavoro di noi proprietari”.
Sulla Serie A: “Non capisco perché in Italia appena qualcuno propone cose nuove si sente dire: Mah, si è sempre fatto così! Capirei se le cose andassero bene e invece abbiamo un grosso gap da colmare” Ora, però, le cose vanno meglio. De Siervo? Ormai ci siamo capiti, ha capito che posso dare una mano a livello internazionale: basti pensare che con ESPN, Amazon, Fox e tutte le più grandi società di media statunitensi faccio affari con successo da anni. La mia esperienza e i miei rapporti con queste reti possono essere una risorsa che può essere di grande aiuto alla Serie A”.
Sulla Superlega: “Credo che dovremmo operare nell’ambito della UEFA e dell’ECA (l’Associazione dei Club Europei, ndr), che meglio servono gli interessi del calcio in Europa. La Superlega, qualunque sia la sua forma attuale, non è qualcosa che riteniamo giusto per il Milan, la Serie A o il calcio europeo. Marchionne? L’ho incontrato una volta soltanto e mi ha fatto una impressione notevole”.