MILANO – Luigi Riccio, vice allenatore di Gattuso, ha parlato ai microfoni di Milan Tv. Le sue parole nel giorno in cui, a Milanello, si sono presentati una decina di giocatori nonostante il giorno di riposo:
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“Per noi è importante far riposare la squadra a livello mentale verso il derby, ecco perché preferiamo lasciare un giorno in più libero rispetto ad una seduta classica di lavoro. Per intensità e metodi, è cruciale staccare sempre dopo giorni di carico pesanti o partite. Riprenderemo poi con lavori mirati per l’Inter, cercando di arrivare nelle migliori condizioni possibili. Molti però vengono comunque a Milanello, si curano o fanno terapie. Lo staff è sempre presente, tutto a disposizione per qualsiasi cosa: se qualcuno vuole migliorare a livello tecnico, o sistemare qualche situazione fisica. Siamo sempre abituati così, anche grazie allo spirito di questi ragazzi che è impeccabile”.
Su Paquetà: “La strada dovrà essere questa, per forza. Ha fatto un’infinità di partite, ha giocato oltre 50 gare consecutive senza riposare mai e cambiando anche squadre e paese nel mezzo. Ci ha dato un contributo importante, non so quando ma dovrà esserci sicuramente la possibilità per farlo riposare in almeno una o due partite. Volevamo farlo a Verona, ma poi c’era la situazione di Çalhanoglu da gestire e non l’abbiamo più fatto. Abbiamo deciso di impiegarlo un’oretta per poi toglierlo ad inizio secondo tempo”.
Su Cutrone-Piatek: “Possono giocare insieme. I giocatori forti possono sempre coestistere, ma è solo una questione di numero. Purtroppo Patrick sta giocando meno e meriterebbe di scendere in campo di più. Qualora ci fosse l’occasione, perché no? Siamo favorevoli alle due punte, magari servono interpreti diversi, ma a gara in corso forse succederà. Poi hanno voglia, corsa, spirito di sacrificio, tutte cose che servono. Esterni a piede invertito? Noi staff tecnico crediamo che si possa fare, magari utilizzando Castillejo a sinistra. È un tipo di manovra differente, ma è una questione di qualità personali, in alcuni casi c’è il rischio di perdere in ampiezza. Saper fare più di una cosa, però, è un bagaglio che può sempre servire all’interno di una carriera, esperienze che tornano sempre utili”.
Sull’Inter: “Pensiamo a noi stessi. Loro sono forti e competitivi, chiunque dovesse giocare. Noi la prepariamo al meglio, cercando di arrivare nella condizione migliore”.
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