La parabola discendente di Giampaolo
MILANO – L’avventura (o disavventura) di Giampaolo al Milan, è giunta al capolinea troppo presto: l’allenatore infatti solo dopo sette giornate di campionato dovrà lasciare Milanello e la squadra. La decisione è stata dovuta a tutte le cose negative che si sono accumulate in questi mesi, giocatori che non riescono a trovarsi con gli schemi tattici, vittorie che non arrivano e una classifica che non dovrebbe essere da Milan.
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Marco Giampaolo in questi tre mesi di Milan non è riuscito ad esprimere il proprio gioco nel modo giusto: ad esempio non utilizzando i nuovi acquisti e favorendo giocatori già presenti in squadra che però non hanno reso come avrebbero dovuto (vedi Piatek). Oltre a ciò i moduli utilizzati hanno creato una certa confusione in squadra fino ad arrivare ad una quasi perdita d’identità: in estate si è lavorato moltissimo sul 4-3-1-2 con Suso trequartista e poi ad Udine i rossoneri sono stati schierati con il 4-3-3. Il feeling poi con la società è svanito quasi subito quando il mister ha dimostrato di non permettere a nessuno di imporsi sulle sue idee; l’esonero non è ancora stato ufficializzato ma è solo questione di tempo.
