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Nicola: “Un’impresa chiamata salvezza. Lavorare alla Salernitana è un onore”

Davide Nicola, neo allenatore della Salernitana

Ecco le parole di Davide Nicola durante la conferenza stampa di presentazione alla Salernitana, prossima avversaria del Milan

Redazione Il Milanista

Nella giornata di ieri la Salernitana, prossima avversaria del Milan in Campionato, ha presentato il neo tecnico Davide Nicola. Ecco le sue parole in conferenza stampa: "Anzitutto posso dire che ho capito subito di essere in una piazza importante, c'è un amore per la Salernitana che è fuori dal comune. Ho la fortuna e il piacere di poter contare su uno staff di livello, ci sarà anche Simone Barone che sarà collaboratore stretto di campo. La guida tecnica è importante, ma da soli non si va da nessuna parte. Anche qui ho trovato professionisti validi, tutti insieme cercheremo di centrare una impresa che si chiama salvezza".

CHE SALERNITANA HA TROVATO - "Non sarebbe corretto giudicare il lavoro dei miei predecessori, ma posso dire che ho trovato un gruppo che ha predisposizione al lavoro e questo è fondamentale. C'è la consapevolezza che occorre qualcosa di diverso per ottenere il risultato. Da questo giorno e mezzo ci siamo concentrati esclusivamente sul lavoro in campo, dobbiamo capire bene cosa fare e come farlo per conquistare il massimo possibile".

MODULO E SIMILITUDINI CON IL CROTONE - "Non vedo analogie, ogni avventura è diversa dall'altra e non mi interessa fare paragoni con il mio passato. Penso alla Salernitana, che è la cosa più importante. La cosa più impegnativa è stata di fare un'analisi dettagliata. Puoi conoscere un calciatore, ma poi è il contatto diretto che conferma o meno determinate sensazioni. Il grande lavoro si baserà su questo, vogliamo trasmettere principi e idee di gioco sapendo che ci vuole coraggio. Non a caso il nostro motto è 'Macte Animo'. Occorre senso d'appartenenza, sapere che la responsabilità non è un peso ma una opportunità. Non parlerei di sfida, ma di desiderio. Sul piano tattico ho una idea molto chiara, nelle prossime conferenze ci divertiremo a parlare su questo aspetto e non è detto che non possa svelarvi la formazione, di tanto in tanto. C'è in atto un percorso di valutazione: la classifica è chiara, non abbiamo tempo ma qualcosa dovremo cambiarla"..

SENSAZIONI - "Non posso vivere di speranze, altrimenti perderei tempo. Ho grande volontà e desiderio, sentimenti che i miei ragazzi ricambiano. C'è da fare un bel percorso, anche sul piano di espressione del gioco. La Salernitana dovrà avere requisiti imprescindibili".

SALVEZZA, IMPRESA POSSIBILE? - "La mia presenza qui oggi certifica che ci credo, la cosa che mi ha colpito di più è la simpatia che questa squadra esprime da fuori. I margini di miglioramento sono importanti, ho visto le ultime partite e mi sono fatto una idea ben precisa. Sono arrivato in una società nuova, mi sono immediatamente accorto che il progetto è serio e ci sono persone competente ed affermate. Voglio assolutamente far parte di questo progetto, lavorare per la Salernitana è un onore".

COSA HA DETTO ALLO SPOGLIATOIO? - "Ho fatto una premessa, dicendo loro che ci sono calciatori che conosco ed altri che avrei voluto in altre piazze. Se riusciamo ad attuare quello che ho in testa possiamo migliorare. Dire "vogliamo salvarci" è un concetto astratto, quello che conta è l'atteggiamento. Dobbiamo chiederci cosa vogliamo fare e come intendiamo farlo".

ESORDIO CONTRO IL MILAN -"Le motivazioni non devono essere superiori solo perchè affrontiamo una grande squadra, è l'idea di noi stessi che deve venire fuori a prescindere dall'avversario. Vogliamo sentirci capaci di ottenere l'obiettivo con coraggio, capacità e organizzazione. Non ho la sfera di cristallo e non so cosa otterremo, ma se crederemo ciecamente nel traguardo potremo toglierci delle soddisfazioni producendo un cambiamento. Sotto tutti i punti di vista".

IL TEMPO COME NEMICO - "Gli scienziati dicono che il tempo sia relativo, a me tocca creare alchimia per andare in campo e mettere in pratica le nostre idee. Ci deve muovere un grande sogno nel cuore".

SUL CONTRATTO - "Non faccio questo lavoro perchè vado in cerca di un contratto, lo dico sinceramente. Anzi, il contratto è forse un segno di agiatezza: non mi voglio adagiare, assolutamente. Mentalmente sono totalmente concentrato su questi tre mesi, il dopo mi interesserà al momento opportuno"

SUL RUOLO DI RIBERY - "Ho trovato un ragazzo che è campione anzitutto nella testa. Abbiamo tante unicità e qualità nella rosa, tirando fuori il meglio da tutti potremo toglierci delle soddisfazioni".

QUANTO CONTANO I FANTASISTI NEL GIOCO DI NICOLA? - "Per me l'espressione di gioco è subordinata alla qualità dei giocatori, ho volontà di schierare quanti più giocatori di livello possibile a patto che non abbiano solo i piedi buoni ma anche coraggio, organizzazione e carattere. Il mio intendimento è consentire alla Salernitana di esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Ho delle idee, le vedrete sabato sera. Monitoriamo i dati oggettivi, ma la volontà non si può misurare con una macchinetta o un computer".

SUL RUOLO DI MAZZOCCHI CON LA DIFESA A 3 - "Un calciatore bravo può ricoprire diversi ruoli. Ho una idea, non mi spaventerò se non riuscirà tutto e subito perchè non ho la bacchetta magica. Sono assolutamente curioso di vedere all'opera la Salernitana".

IN QUALE MODULO MIKAEL E EDERSON POTREBBERO ESALTARSI DI PIU'? - "Non voglio dare vantaggio ad un avversario che ne ha già tanti. Ci sono dei calciatori di qualità nella Salernitana. Da fuori puoi farti un'idea, dal vivo la sto rafforzando. Sono sicurissimo che questo gruppo, nel contesto giusto, può stupire e dare soddisfazioni. E so che la gente ci starà vicino, vogliamo il loro supporto e dobbiamo essere uniti con la consapevolezza che sarà dura, che la classifica parla chiaro, ma che insieme possiamo farcela. Per far rendere un atleta c'è bisogno di tante componenti".

SULLE PRECEDENTI ESPERIENZE VINCENTI - "Ho ottenuto obiettivi fortemente desiderati, in passato ho trovato l'alchimia giusta e una espressione di gioco corretta rispetto al contento. Il lavoro ci può rendere liberi, qui cercherò di fare la stessa cosa. Non voglio paragonare le questioni, ogni avventura è diversa. Ma se io e il mio staff siamo qui evidentemente ci crediamo. Non sappiamo se arriveremo all'obiettivo, ma ci proveremo. Vogliamo sentirci vivi, completi. E crederci"