Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha scritto un lungo pezzo per ‘La Gazzetta dello Sport’. Argomento l’ennesima impresa in Champions League di Carlo Ancelotti. L’ex tecnico rossoneri, infatti, si è di nuovo qualificato alla finale della coppa dalle ‘Grandi Orecchie’.
“La prima cosa che gli ho detto, quando ci siamo sentiti ieri mattina, è che non mi può far soffrire così tanto. «Carlo, me la sono vista brutta!». E lui, che ha sempre voglia di scherzare: «E’ una tattica, Arrigo. Ci fingiamo morti e poi, all’improvviso, sul finale della partita, risorgiamo e vinciamo!». E’ proprio un fenomeno, il mio amico Ancelotti. Sapete perché è bravo, Carlo? Perché è un ragazzo che ha pazienza, che ha passione per il suo lavoro, che ogni giorno va al campo e cerca di migliorare prima i suoi giocatori e poi se stesso. Gliel’ho detto al telefono: «Ti ho preso al Milan perché eri un bravo giocatore, ma soprattutto perché ti conoscevo come una brava persona»”.