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Verso Milan-Napoli, le parole di Carlo Pellegatti e Stefano Eranio

Il Milan festeggia dopo la vittoria contro il Napoli al San Paolo

Carlo Pellegatti e Stefano Eranio hanno parlato alla vigilia della partita fra meneghini e partenopei.

Redazione Il Milanista

MILANO - Il noto giornalista di fede rossonera, Carlo Pellegatti, ha parlato della sfida fra Milan e Napoli, in programma domani sera al Meazza, attraverso i microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione Radio Goal: "Purtroppo Pioli, in attacco, avrà probabilmente soltanto Rafael Leao a disposizione. C'è il dispiacere di non poter giocare una partita così importante almeno con un altro centravanti. Tuttavia, il Milan ha dimostrato di sapersi compattare ulteriormente davanti alle difficoltà. A Manchester la squadra ha fatto vedere per l'ennesima volta di possedere una chiara identità di gioco. Il gruppo sta bene con la testa, ma bisogna vedere se domani sarà così anche sotto l'aspetto fisico, perché le fatiche di giovedì potrebbero farsi sentire".

SU GATTUSO - "Sembrava che il rapporto con il presidente De Laurentiis fosse perfetto, ma successivamente i risultati lo hanno incrinato un po'. Quando vedi l'organico che ha a disposizione il Napoli e poi vedi quel distacco dalla vetta, non riesci a trovare una spiegazione. Ci sono state tante sconfitte, alcune anche pesanti e inaspettate, quindi è normale che il presidente si ponga dei problemi".

 Stefano Eranio

Stefano Eranio

Sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto anche Stefano Eranio, ex centrocampista rossonero: "Il Milan viene da una settimana positiva. C'è stata la convincente vittoria a Verona, poi la gran prestazione a Manchester, dove la squadra di Pioli meritava di più. Queste partite contribuiscono a far crescere autostima e consapevolezza. Il Milan devo dire che sta sbalordendo partita dopo partita, nonostante tutte le assenze con cui deve fare i conti ormai da tanto tempo".

SUL NAPOLI - "Non riesce a trovare continuità, ma anche Gattuso è stato penalizzato da infortuni pesanti, come quelli di Dries Mertens e Victor Osimhen. Inoltre per un periodo sono venuti a mancare i due difensori titolari e, per un allenatore, diventa tutto più complicato senza i pilastri della squadra. Onestamente non mi aspettavo che a questo punto della stagione il Napoli fosse così distante dal primo posto, però se non hai continuità inevitabilmente perdi terreno. Tuttavia, come ho detto, non si possono non considerare le assenze che hanno condizionato sin qui il cammino dei partenopei".