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Nesta: “Kessie? Donnarumma Insegna. Vorrei restare in America”

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Ha parlato anche del suo futuro e di quello di Franck Kessie, Alessandro Nesta, alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole

Redazione Il Milanista

C'è spazio anche per Franck Kessie e le voci legate al suo addio al Milan in estate, oltre al suo futuro da allenatore e Maldini dirigente. Alessandro Nesta ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta Dello Sport. Ecco che cosa ha detto.

Tonali e Kessie.

"Tonali ha pagato il salto dalla Serie B a San Siro. Trovare difficoltà è normale, ma nella mediana a due è fortissimo, non è una mezzala e nemmeno un play singolo. Ora uno dei titolari del Milan e se lo è conquistato sul campo. Il futuro di Kessie? Non è milanese, non ha legami specifici, è umano voler provare a mettersi in gioco altrove. Però c'è problema di regole, va rivisto l'intero sistema. Ogni anno il club non può farsi prendere per il collo da qualcuno, ci sarà sempre un super ricco che arriva. Per il Milan oggi è difficile trattenere i giocatori forti. Donnaruma insegna".

Su Ibrahimovic.

"Ha talento, forza e mentalità. E' diverso da tutti gli altri. Se il ginocchio regge andrà avanti ancora per molto, la testa lo renderà competitivo fino a ottant’anni".

Paolo Maldini dirigente.

"Ci conosciamo da tanti anni, è davvero una persona molto intelligente. E' uno competitivo in ogni cosa che fa, si mette lì e la spunta sempre. In più, è un grandissimo uomo di calcio, conosce e sa gestire".

Il suo futuro da tecnico.

"Sono stato lontano tre anni dalla famiglia, dai miei figli, è stato difficilissimo. Adesso sto recuperando il tempo dedicato alla panchina, vorrei conciliare questi due aspetti: il lavoro e la famiglia. Vorrei restare qui in America, ma trovare panchina qui è più difficile che in Italia. C'è un un mercato molto ampio, pescano da tutto il mondo e ci sono tantissimi candidati. In Italia invece c’è troppa pressione. In Italia c'è troppa pressione, tutti esperti di tattica, ma devi saper gestire qualsiasi aspetto, dal campo ai social. Ormai ci sono abituato, ma oggi chi sceglie questo lavoro è un pazzo".

Su Mourinho e Allegri.

"Il portoghese è l’uomo giusto per la città. Ma la squadra ha troppi alti e bassi, non è costante. In più non si vede la sua impronta, inoltre spero che Zaniolo torni devastante come prima degli infortuni. Allegri invece conosce l'ambiente, è perfetto per la Juve. Si parla molto delle sue responsabilità, ma un anno fa era colpa di Pirlo, in realtà vedo l’opposto di quello che sta succedendo al Milan, chiarezza contro confusione". Ma parlando di mercato, arrivano due grosse notizie: una smentita e un ritorno di fiamma<<<