IlMilanista.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Diogo Dalot: “Ecco quale giocatore mi ha sorpreso di più”

Diogo Dalot, terzino portoghese in prestito al Milan

Le parole del numero 5 rossonero.

Redazione Il Milanista

MILANO - Anche questa sera, in seguito al forfait di Davide Calabria, Diogo Dalot scenderà in campo dal primo minuto, nella sfida di Europa League contro il Manchester United a San Siro. Il terzino portoghese, il cui cartellino è ancora di proprietà dei Red Devils, è stato intervistato da The Athletic: "In Premier League bisogna avere più ritmo e intensità. Inoltre tatticamente si è più liberi. In Italia bisogna pensare un po' di più, il gioco si svolge uomo a uomo. E' simile a una partita a scacchi. E' stato fantastico approdare in Serie A e poter conoscere un nuovo tipo di calcio".

SUL PRIMO GOL IN ITALIA - "E' stato il gol più bello che abbia segnato sinora in carriera. Non sono felice se finisco una stagione senza gol, quindi sono molto felice di aver segnato al Bentegodi, anche perché ho contributo ad una bella vittoria. Sono un difensore e ho bisogno di difendere bene, ma una parte importante del mio gioco è aiutare la squadra attraverso i gol e gli assist".

SU ZLATAN IBRAHIMOVIC - "Ci sono volte in cui lo guardo e mi chiedo: com'è possibile che un uomo di trentanove anni abbia la stessa fame di un ventenne? Ha vinto tutto, ma continua ad avere una voglia impressionante di giocare e vincere ancora. Se un giocatore di quasi quarant'anni lo fa ogni singolo giorno, perché non posso farlo io? Probabilmente Ibra è uno dei migliori giocatori nella storia del calcio ed è importante per me poterci giocare".

 Diogo Dalot e Stefano Pioli

CHI LO HA SORPRESO DI PIU' - "Senza dubbio Ismael Bennacer. Non sapevo che fosse così bravo. Sapevo che fosse un buon giocatore, ma non mi aspettavo quella qualità con la palla e quell'intensità".

SU BRUNO FERNANDES - "Prima del mio arrivo al Milan abbiamo parlato del calcio italiano, dato che lui aveva già militato in Serie A. Bruno si è trovato molto bene qui, infatti mi ha parlato molto bene dell'Italia e del modo di giocare in questo campionato. Era contento quando gli ho detto che potevo andare al Milan. Mi ha risposto che se avessi accettato, sarei andato in club fantastico e ricco di storia".