Baresi: "A Firenze abbiamo dato un bel segnale. Tomori? Vogliamo riscattarlo"

Baresi: “A Firenze abbiamo dato un bel segnale. Tomori? Vogliamo riscattarlo”

Baresi ex giocatore del Milan
Parla la leggenda rossonera.

MILANO – Il vicepresidente onorario del Milan, Franco Baresi, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del quotidiano La Gazzetta dello Sport, partendo dalla lotta per lo Scudetto: “Davanti c’è un’Inter solida, lanciata e piena di entusiasmo. Penso però che il Milan debba continuare a puntare al massimo, perché questa mentalità fa parte della nostra storia. Sappiamo che per lo Scudetto adesso non dipende soltanto da noi, ma intanto continuiamo a lavorare con lo stesso spirito di Firenze. Al Franchi abbiamo dato un bel segnale”.

SU MILAN E INTER – “Sono due squadre diverse. Il gioco è il tratto distintivo che ha caratterizzato la nostra stagione: abbiamo una squadra propositiva e le sue vittorie passano dalla qualità del gioco, come del resto dice la storia di questo club. Andiamo in campo con coraggio, a volte magari rischiando qualcosa, ma sempre con la voglia di creare più degli altri. I risultati stanno premiando mister Pioli”.

SULLA CORSA CHAMPIONS – “Le rivali sono tante e vanno rispettate tutte. Ci sono squadre come l’Atalanta che lottano con entusiasmo. Ma il Milan deve pensare solo al proprio cammino”.

Franco Baresi, vice presidente onorario del Milan
Franco Baresi, vice presidente onorario del Milan

SU TOMORI – “Si sta imponendo con grande determinazione, dimostrando di avere personalità e talento. E’ arrivato a stagione in corso in un campionato che non conosceva e lo ha affrontato senza paura. Sono qualità da potenziale campione, speriamo mantenga le promesse. Faremo il possibile per riscattarlo, anche se ci sono ancora due mesi prima che termini la stagione e non dipende solo dal Milan”.

SU ROMAGNOLI – “Deve solo rientrare dall’infortunio. Poi tornerà ad essere un punto di riferimento per la squadra: è il capitano ed è riconosciuto da tutti”.

SU DONNARUMMA – “Conosciamo il valore e le qualità di Gigio. E’ cresciuto qui e sappiamo quanto potrebbe essere importante per il Milan anche in futuro”.

SU IBRA – “Non mi stupisce più. Anzi, una cosa mi ha particolarmente colpito: quelle lacrime davanti alle telecamere. E’ un ragazzo di grande cuore. Futuro da dirigente? Bisognerebbe chiederlo a lui. Dico solo che per cambiare ruolo c’è tempo: personalmente spero di vederlo sul campo almeno un altro anno, perché è una forza della natura”.

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