Ordine: “Allegri il “bollito” ha trasformato il Milan in una squadra”

Ordine: “Allegri il “bollito” ha trasformato il Milan in una squadra”

Massimiliano Allegri
Franco Ordine ha commentato il corso del nuovo Milan firmato Massimiliano Allegri. Ecco il pensiero del giornalista

Il giornalista Franco Ordine ha parlato sulle pagine del Corriere dello Sport del nuovo Milan targato Massimiliano Allegri.

Elogio al mister

Nel calcio dei nostri tempi, scanditi purtroppo dai maranza dei social tossici e aggressivi, da qualche tempo a questa parte Max Allegri è stato definito, nella più gentile delle espressioni, “il bollito di Livorno” per via del secondo ciclo juventino chiuso con una sceneggiata (contro Giuntoli) e una modesta coppa Italia. Al bollito di turno è stato ripetutamente rinfacciato l’uso di un aggettivo (“semplice”) utilizzato per definire il calcio che è poi nient’altro che la risposta genuina alla narrazione scientifica secondo cui le partite di calcio diventano quasi un progetto ingegneristico, colmo di calcoli matematici molto precisi, sulla carta”.

Idee e innovazioni

Max Allegri non è un incantatore di serpenti, non ha mai promesso spettacolari esibizioni, si è sempre dichiarato fedele alla scuola tradizionale del calcio italiano e dalle sue squadre è possibile cogliere il ‘sapore casalingo’ che significa, per esempio, cogliere nelle qualità dei suoi calciatori caratteristiche da valorizzare. Un esempio? L’idea, in mancanza di un centravanti di ruolo, di puntare su Leao attaccante centrale pur se partendo da sinistra, una specie di sasso lanciato dalla fionda Pulisic, è la sua trovata esaltata dal primo gol contro il Liverpool e dalla successiva volata chiusa con l’assist comodo per Loftus Cheek”.

Semplicità ed efficienza

Il bollito di Livorno non ha promesso “calcio dominante” e neppure provato a stupire la platea prenotando lo scudetto. Ha solo una voglia matta di dimostrare che non è ancora bollito professionalmente e di essere capace di trasformare quel che sembrava un gruppo di dotati calciatori senza alcuna identità né guida sicura, in una squadra. Semplice, no?”.

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