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Milan, Delio Rossi: “Pioli si sta riconfermando e non era scontato”

Delio Rossi

L’allenatore ha rilasciato una lunga intervista sul girone d’andata della Serie A. Ecco le sue dichiarazioni su Pioli.

Redazione Il Milanista

Delio Rossi è intervenuto a Maracanà, trasmissione di TMW Radio. Il mister ha rilasciato molte dichiarazioni sul girone d’andata della Serie A. Sul lavoro di Inzaghi all'Inter: "Onestamente pensavo che facesse bene, è andato oltre le più rosee previsioni. Fa capire che sta diventando un allenatore importante. Pronto a vincere? Quando vinci lo sei, lo sai solo dopo. Ha le stimmate del predestinato".

Non c’è nessuna squadra davvero favorita per la vittoria dello scudetto. Nei primi posti ci sono tanti "novizi": "Dipende sempre da che macchina hai. Gasperini ha sempre allenato Genoa e Atalanta e così fai fatica vincere contro Milan o Inter".

Sull’allenatore che l’ha colpito di più: "Mi ha stupito Inzaghi ma anche Gasperini, così come Pioli, che si sta riconfermando e non era così scontato. Poi c'è Italiano, ma anche Dionisi. Forse mi ha stupito di più Andreazzoli, che sta facendo giocare bene l'Empoli".

Su Mourinho e Sarri: "Mourinho è più un gestore, mentre Sarri, per sua indole, è più un maestro di campo".

Sul calcio difesa e ripartenza che non funziona più in Italia: "Di solito chi ha un calcio vincente riesce fare bene sia la fase di possesso che non possesso. Il calcio è cambiato, così come le mode. Noi italiani siamo schiavi dell'esterofilia. Abbiamo preteso di giocare il tiki taka di Guardiola senza avere gli interpreti".

Sulla Fiorentina e su Vlahovic: "Vlahovic è un capitale della società, l'allenatore deve fare l'interesse della società. Ci sta che un giocatore non firmi il rinnovo, ma l'allenatore è entrato in sintonia col ragazzo, che ha dimostrato di essere un professionista".

Sulla Serie A: "Il nostro calcio aveva già problemi prima, col Covid si sono acuiti. Prima eravamo un punto di arrivo per i migliori al mondo, adesso arriviamo a giocatori di un certo livello giovanissimi o a fine carriera. Ci sono realtà che sono inavvicinabili. Dipende dalle richieste. Se ti chiama il Real o la Juve, logico che preferisce al Real. Presumo che per il target del giocatore, credo che abbia più estimatori all'estero".

Su chi farà meglio nel girone di ritorno tra Roma e Lazio: "In teoria Sarri, che è un allenatore che lascia meno spazio all'inventiva e ci vuole tempo per assimilare il suo gioco. Fino ad adesso non ha fatto bene. Per Mourinho dipenderà dei giocatori che avrà a disposizione. Se avrà una rosa più omogenea, potrebbe rientrare anche nel discorso Champions".

Su Spalletti e sul Napoli: "Il Napoli era già una squadra forte, non ha venduto nessuno e c'è poi un anno di consolidamento in più per Osimhen. Sta pagando gli infortuni la squadra".

Sulla Juventus: "La Juve, a parte Chiesa, si è rinforzata con giocatori con prestiti o giocatori a parametro zero. Onestamente non è il massimo, mi aspettavo che avrebbe fatto meglio dello scorso anno ma non pensavo che potesse competere con l'Inter".