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Capello: “Su Vlahovic bisogna lavorare come feci io con Ibrahimovic”

Fabio Capello

Fabio Capello ha parlato del derby della Mole di domani sera e del neo acquisto dei bianconeri, paragonato a Ibrahimovic.

Redazione Il Milanista

Domani sera alle 20:45 andrà in scena il Derby della Mole. Proprio alla vigilia della stracittadina di Torino, Tuttosport ha deciso di intervistare Fabio Capello, che di derby ne ha giocati molti. L’allenatore ha parlato dei bianconeri e del nuovo acquisto Vlahovic, paragonato a Ibrahimovic. Ecco le sue dichiarazioni:

Sul gol più bello segnato in carriera in un derby:Il gol decisivo che feci nel 1971? No, guardi. Per me il derby della Mole è un’altra immagine. É il gol tecnicamente più bello che ho fatto nella mia carriera, spettacolare: stop, controllo, giravolta e rete. A pochi minuti dalla fine. Ma poco dopo, subimmo gol e perdemmo il derby (30 marzo 1975, finì 3-2; ndr). Gioie e dolori... Ma è proprio questo il bello di una stracittadina”.

Sul derby della Mole di domani sera:Il Toro ha ormai in mente un tipo di gioco e l’ha assimilato perfettamente: interpreterà la partita aggredendo l’avversario, saltandogli addosso, giocando in verticale. La Juve con Vlahovic è diversa da prima: occupa bene il campo e quando riuscirà a liberarsi della pressione dei giocatori del Toro sarà molto, molto pericolosa”.

Sul neo acquisto Vlahovic, arrivato nel mercato invernale: “Mancava un uomo che, ogni qualvolta la squadra entrava in possesso di palla cercasse la profondità. Ronaldo la cercava, ma partendo da lontano. Non era il punto centrale. Invece adesso con Vlahovic c’è la possibilità sia per Morata di arrivare dall’esterno, sia per Dybala di portar via degli uomini”.

Vlahovic ha detto di avere Ibrahimovic come modello calcistico. Lei ha forgiato il giovane Ibra, imprimendo una svolta alla sua carriera. Al neobianconero cosa consiglierebbe? “É giovane, ha forza fisica, velocità, intuito. Gli consiglierei di lavorare ancora e sempre sulla tecnica: in base a quello che ancora gli manca o che può ancora essere migliorato. È esattamente quello che feci fare a Ibrahimovic”.