IlMilanista.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news milan

Ambrosini: “Per lo scudetto il Milan ha il destino nelle sue mani”

Massimo Ambrosini, ex calciatore del Milan oggi opinionista a Sky Sport

Massimo Ambrosini ha rilasciato un’intervista sul periodo del Milan e sulla possibilità di vincere lo scudetto.

Redazione Il Milanista

Massimo Ambrosini è intervenuto a Radio Deejay e ha parlato del Milan. Ecco le dichiarazioni sulla corsa scudetto: "Io penso che il Milan abbia il destino nelle proprie mani. Quella è già una cosa che l’Inter non ha. Secondo me, si deve fare un ragionamento, a prescindere da come andrà a finire. Il mio ragionamento è questo che il Milan rispetto all’Inter e al Napoli durante l’anno, nel momento di difficoltà che ogni squadra ha avuto, è riuscita a non naufragare perché è riuscita, in un modo o in un altro, a gestire alcuni momenti. L’Inter quando ha avuto un periodo brutto ha perso col Sassuolo, ha perso a Bologna per un infortunio. Ha avuto momenti in cui non è riuscita a gestire. Il Milan pareggia con l’Udinese, pareggia col Bologna in casa, ma non perde. Secondo me, quella all’interno di un equilibrio così anche il punto o due punti".

Invece ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha paragonato questo Milan a quello vittorioso di Zaccheroni"Se Tonali dovesse diventare campione, mi ricorderebbe il titolo vinto con Zaccheroni nel 1998-99. Avevo la stessa età di Sandro ed ero un titolare del centrocampo. Anche se il Milan di oggi ha più consapevolezza di quello del ‘99. Ci servì un po’ di tempo per metabolizzare il nuovo sistema di gioco e prendere quota: strada facendo capimmo che avremmo potuto vincere. La squadra di oggi arriva da due anni e mezzo di lavoro, ha certezze superiori perché le ha consolidate nel tempo".

Su Tonali: "Ora ha una presenza “totale”: lo senti anche in quelle fasi della partita in cui magari è un po’ meno lucido del solito". Allo stesso tempo, però, Tonali ha anche margini di miglioramento importanti: "Ha le qualità tecniche per segnare di più da fuori, e più in generale con il suo dinamismo può sprintare e inserirsi di più in area". Ambrosini, infine, chiosa: "Per me non è né Pirlo né Gattuso. E che, scudetto o meno, è già un simbolo del Milan".