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Cassano: “Leao? Non ha talento, ma grande fisicità. Sul Milan…”

Antonio Cassano, ex giocatore di Roma, Real Madrid, Samp, Milan, Inter e Parma
L’ex attaccante del Milan Antonio Cassano ha parlato di Rafael Leao ai microfoni della BoboTv. Di seguito le sue parole:

Redazione Il Milanista

Intervenuto ieri sera insieme a Lele Adani, Bobo Vieri e Nicola Ventola nel classico appuntamento del lunedì con la BoboTV, l’ex attaccante del Milan Antonio Cassano ha parlato di Rafael Leao.

Cassano su Milan-Atalanta

“Mi ha deluso molto l’Atalanta, non ho mai visto la squadra nel quinquennio di Gasperini non attaccare, non giocare, non avere delle idee. Grandi meriti al Milan, ma grandi demeriti all’Atalanta. Non sono d’accordo con voi (Adani, Ventola, Vieri ndr), per come sta giocando il Milan non sto vedendo la squadra che ha fatto vedere grandi idee, spirito di squadra, sacrificio, interpretazione e coraggio. Da quando Pioli ha deciso di cambiare sta avendo sì dei risultati e sta riuscendo a fare quello che si era messo nella testa, recuperare compattezza e vincere le partite, ma io questo Milan non lo vedo in futuro vincere in Italia e in Europa con questa interpretazione, questa idea, questo assesto tattico. Non noto un’idea di calcio in queste ultime 5 partite, non vedo quello che ho visto negli ultimi 3 anni”.

Su Leao:

“E poi c’è un altro problema. Giocando così, il Milan ha il grande problema Leao. Il portoghese fa grandissima fatica a giocare spalle alla porta. Io lo vedo soltanto sulla linea laterale dove senza marcatura deve dedicarsi all’1 contro 1. Da quando il Milan ha cambiato assetto, Leao non ha più fatto grandi prestazioni e ha avuto grandi difficoltà, anche ieri ha fatto poco… per quello che il mondo si aspetta da lui: io la mia idea su di lui ce l’ho da tanto tempo, ed è diversa da quella del mondo intero che si aspetta grandi cose. Ha sicuramente delle qualità, ma non può giocare da prima punta né da seconda punta ma solo sulla fascia dove gioca con l’1 contro 1. Sa muoversi poco senza palla, non sa giocare con la squadra… ha tante problematiche. Se io in 3 anni e mezzo di Leao non lo vedo arrivare a 30 gol e 10 assist, soprattutto in un campionato osceno, io vado a prendere Gakpo, lo vado a prendere come futuro. Per quale motivo io squadra importante e di alto livello come il Chelsea non è andata a prendere Leao? Io uno che non fa niente in 3 anni e mezzo non lo vado a prendere per più di 100 milioni. Io porto di dati di fatto, secondo me, Antonio, non ha le qualità per essere un fenomeno, un campione”.

“Penso che non abbia talento, ma tanta fisicità. Cristiano Ronaldo con l’attitudine ha vinto tutto, senza avere il talento di Messi, Neymar, Xavi o Iniesta… era un mostro fisico che con la testa sopperiva alla mancanza di talento, per come vedo io il calcio. In Italia può anche fare 15-20 gol, in Europa Osimhen fa la differenza con l’attitudine, anche se non è pulito come Benzema o Lewandowski. Io sono convinto da come lo vedo che Leao pensi di essere un fenomeno, che sia convinto, cosa che per me non è assolutamente. Son 3 anni che è al Milan, fa un gol ogni tanto, qualche buona prestazione… non mi basta. Se vuoi 10 milioni me lo dimostri. In 4 mesi ha fatto benissimo all’inizio del 2022, ma sono sempre 4 mesi e sempre largo a sinistra. Giocare spalle alla porta è difficile, devi saperti girare e muovere: io lì Leao non lo so vedere, come vedo per esempio Kvaratskhelia. Ha solo una grandissima velocità: pochi gol, poche idee per imbucare, non si sa raccordare bene con la squadra. Lo strapotere fisico è devastante, ma ne ho visti tanti così: per me non è talento. E’ un giocatore alla Dembelé, alla Martial, non mi convincono perché gli manca sempre qualcosa. Leao non me lo prenderei mai al posto di Luis Diaz, per esempio”.