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Milan, Pioli isn’t on fire. La rincorsa diventa una discesa…

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Cambio di modulo in vista e centrocampo a tre? Pioli le studia tutte per affrontare al meglio l'Inter domenica sera fuori casa

Redazione Il Milanista

Pioli sembra smarrito e insieme a lui un po' tutti i suoi interpreti. L'ora più buia sembrava essere stata la trasferta contro la Lazio. E invece ieri a San Siroè andata in scena una performance forse ancora più macabra del capitolo rossonero. -15 dal Napoliormai sempre più primo in classifica a 53 punti; a 13 punti di differenza dall'Inter, secondo in classifica. Rossoneri -tutto sommato- ancora quarti in classifica a pari punti con Atalanta e Lazio e a +1 dalla Roma, ieri reduce dalla sconfitta del Maradona contro la capolista guidata da Luciano Spalletti.

E ora Pioli dovrà affrontare l'Inter fuori casa che sabato ha vinto contro la Cremonese in rimonta. Un'altra prova importante per i rossoneri che dovranno cercare in tutti i modi di rialzarsi dalle tenebre. E forse il tecnico ha in serbo qualche cambiamento? Si pensa ad un modulo diverso per affrontare i nerazzurri, sconfitti all'andata. Probabilmente mister Pioli opterà per un centrocampo a tre (con il 4-3-3 oppure il 4-3-1-2). Altra possibilità: rivedere Simon Kjaer in difesa (ieri preferito a Matteo Gabbia in campo dal 1') per sopperire la mancanza di Tomori infortunato.

Ma cosa manca davvero? Lo spirito di squadra che sembra ormai smarrito. E anche l'ex allenatore Arrigo Sacchi ha messo l'accento su questo durante l'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Il Milan non è più un collettivo. Ha vinto lo scudetto giocando come una squadra e ora si sono perse quella caratteristiche. Perché del crollo? Con i giovani bisogna avere molta pazienza. Questi ragazzi si sono trovati in una situazione particolare: da semisconosciuti a scudetto al palcoscenico. Questo può destabilizzare". Che rimedio ci potrebbe essere?:"Bisogna intervenire su un problema alla volta. Pioli è bravissimo, deve convincere i giocatori entrando nelle loro teste. Come si torna squadra? Gli attaccanti devono rientrare e i difensori devono salire, così la squadra si accorcia».