Antonio Pintus, attuale performance manager del Real Madrid, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport cosa rende speciale Luka Modric e come riesca a mantenersi competitivo a 40 anni. Pintus ha seguito il croato da vicino durante le sue due esperienze nei Blancos, tra il 2016 e il 2019 e poi ancora dal 2021 al giugno 2024.
“Non credo ci sia un vero e proprio segreto, piuttosto una somma di fattori. Luka ha una professionalità fuori dal comune: cura l’allenamento, l’alimentazione, il recupero e soprattutto ha una mentalità che lo spinge a non accontentarsi mai. È un esempio raro di longevità sportiva, frutto di dedizione quotidiana. La sua esplosività è naturale, ma anche il risultato di un percorso costante e mirato nel tempo. Luka era sempre molto scrupoloso a Madrid e usava con intelligenza tutto ciò che poteva aiutarlo a mantenersi al top“.
La mentalità fa la differenza
La differenza tra Modric e gli altri? Per Pintus la chiave non è soltanto fisica, ma soprattutto mentale: “La differenza tra un grande campione e un fuoriclasse sta spesso nella mentalità. Modric ha una voglia di lavorare, una predisposizione alla fatica e una fame di vittorie che non si esauriscono mai. Questi, più ancora della parte fisica, sono il motore della sua longevità“. E non si dice affatto sorpreso dal suo rendimento anche in Serie A: “Non sono sorpreso perché chi conosce Luka sa quanto è serio e quanto lavora per arrivare pronto a ogni sfida. Ha dimostrato ovunque di sapersi adattare e di essere determinante. Quindi anche in Italia non poteva che avere un impatto importante“.