Il Milan può finalmente dirsi vicino a mettere la parola fine a uno dei capitoli più deludenti degli ultimi anni: l’operazione Divock Origi.
L’attaccante belga era arrivato a Milano nel 2022 a parametro zero dopo una buona stagione al Liverpool, con l’idea che potesse giocarsi il posto con Giroud. Tutto l’ambiente si aspettava grandi cose da lui. Nella stagione 2022/23 ha collezionato 36 presenze ma appena 2 reti, con prestazioni al di sotto delle aspettative: un rendimento che lo ha reso un clamoroso flop, al punto da spingere la dirigenza a metterlo alla porta già dopo il primo anno.
Il vero disastro, però, è stato il contratto: 4 milioni netti a stagione fino al giugno 2026. Dopo appena un anno Origi era già ai margini, ma l’assenza di acquirenti disposti a garantirgli lo stesso stipendio lo ha portato a restare a Milano senza mai giocare, percependo comunque ogni euro pattuito. Ufficialmente inserito nella rosa del Milan Futuro, non ha mai disputato una partita negli ultimi due anni.
La fine di un’operazione disatrosa
L’epilogo sembra ora finalmente vicino: secondo la Gazzetta, la rescissione sarebbe a un passo. Il club rossonero liquiderebbe all’attaccante belga circa metà dello stipendio rimanente, ponendo fine a una delle operazioni più discusse degli ultimi anni.