Milan, Braida: “Allegri in panchina è un fuoriclasse”

Milan, Braida: “Allegri in panchina è un fuoriclasse”

Ariedo Braida, ex dirigente rossonero
Le parole dell'ex dirigente rossonero Ariedo Braida sul Milan attuale: analisi su Allegri, sul campionato e su qualche singolo.

L’ex dirigente rossonero Ariedo Braida, intervistato da Tuttosport, si è soffermato a lungo sul Milan di Massimiliano Allegri, parlando delle ambizioni scudetto e di alcuni protagonisti della rosa. Ecco un estratto delle sue parole.

Le parole di Braida sul Milan di Allegri

Su Allegri:
“Max in panchina è un fuoriclasse, ha riportato la disciplina nel club ed è un vero e proprio valore aggiunto a questo Milan. Ora il risultato si vede, tutti remano dalla stessa parte e il gruppo è unito. I risultato ora si vedono, ma d’altronde, se Allegri ha sempre vinto in carriera, ci sarà un motivo. La cosa più importante per Max è la vittoria, il resto non conta. Non gli interessano i ghirigori o il giocar più o meno bene, ma bada al risultato, che alla fine è l’unica cosa che conta”.

Sul campionato:
“Al momento è un campionato privo di padroni. Inter e Napoli hanno una rosa più forte di quella del Milan. Il Milan però non ha le coppe, se a gennaio la società completerà l’organico, colmando le attuali lacune e criticità, vedi il ruolo della punta, credo che i rossoneri possano dire la loro fino alla fine”.

Su Christian Pulisic:
“Pulisic è davvero un giocatore fantastico, se ne parla troppo poco. Non ha una grossa struttura fisica, ma sfrutta al meglio le sua abilità. È senz’altro un top player della Serie A. Un paragone? È difficile, ma a volte mi ricorda Shevchenko, nell’abilità a determinare il risultato con una giocata e per la freddezza sotto porta“.

Su Rafa Leao:
“Leao è un grande giocatore e grazie a Max potrà crescere ancora. Il suo gioco è ideale per il calcio di oggi: velocità, dribbling e potenza. A lui danno sempre la palla in avanti, è tra i pochi che va dritto in avanti a cercare superiorità numerica“.

Su Luka Modric:
“Modric è un campione con la C maiuscola. Quello che fa è incredibile e segno di un professionista straordinario: il Milan se lo deve godere il più possibile. Ha 40 anni e sembra un ventenne“.

Sul delicato rinnovo di Maignan:
“Maignan è un campione, sembra abbia la calamita per come riesce ad arrivare su tutti i palloni. Se si vuole vincere i campioni bisogna tenerseli, senza se e senza ma, come ci diceva Berlusconi“.

x