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Roma-Milan, vincere per crederci davvero: la Champions passa dall’Olimpico

stadio olimpico

Roma-Milan sarà un incrocio molto importante per le sorti del campionato

Redazione Il Milanista

Roma-Milan

Roma e Milan sono accomunate dal medesimo destino: arrivare in Champions League per salvare la stagione e dal punto di vista tecnico e dal punto di vista economico. Le casse giallorosse non sono particolarmente felici e sul Milan pende sempre l'occhio vigile dell'Uefa nonché l'imperativo di mettere il pareggio in bilancio entro il 2021 (e se si pensano ai 70 miloni di euro spesi per Piatek e Paquetà...). Ecco perché la gara di domani sera assume dei tratti davvero importanti: Roma-Milan sarà una sfida estremamente delicata. Vincere significherebbe spiccare il volo e crederci per davvero, perdere significherebbe addossarsi tanta paura addosso. La situazione infatti è assai affollata: dalla quarta alla decima piazza del campionato ogni squadra può fare almeno un pensierino all'Europa che conta.

Roma-Milan, umori contrapposti

Le squadre arrivano al match in maniera diametralmente opposta: la Roma dopo il sonoro 7-1 subito al Franchi è con l'umore sotto i piedi ed a Trigoria c'è aria di grandissima contestazione. Vincere domani avrebbe mille significati, oltre quelli sopramenzionati significherebbe anche salvare la panchina di Eusebio Di Francesco che traballa pericolosamente.

: Di Francesco deve salvare la panchina

Sta bene invece, forse benissimo il Milan che dopo aver vissuto settimane di mugugni per via della vicenda Higuain ha trovato il più dolce lieto fine possibile: un attaccante rabbioso e voglioso che trasforma in gol ogni palla che tocca. Piatek non indossa la numero 9, ma a conti fatti sta dimostrando di essere un centravanti più di qualsiasi altro attaccante che, da Pippo Inzaghi in poi, abbia indossato la maglia numero 9 rossonera. È chiaro che Gattuso deve cercare di approfittare di questo quadro, espugnare Roma per credere più che mai al quarto posto ed alla Champions League. E magari, perché no, avvicinare i cugini che dall'altra parte di Milano non se la stanno passando per nulla bene.