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Beretta: “Con il Milan abbiamo molti obiettivi. Seconda squadra? Può servire”

Mario Beretta

Beretta sul settore giovanile del Milan

Redazione Il Milanista

MILANO - Mario Beretta, responsabile del settore giovanile del Milan, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb spiegando l'operato suo e del suo team:

"n prima squadra non arrivano in molti. Uno spera che sia più di un profilo, ma una squadra intera non arriva dai Giovanissimi alla prima squadra, è fondamentale la crescita del giocatore in un contesto di squadra-calciatore, che è un aspetto vicendevole. Poi si dà al giovane più conoscenze possibili per affrontare tutte le situazioni all'interno del campionato. Una squadra come la nostra deve essere attenta al mercato, ai ragazzi giovani. Le nostre squadre devono essere al top, andare a vedere cosa c'è fuori. Se ci sono giocatori di qualità bisogna prenderli e farli crescere. Il calcio attuale è globale, deve aprirsi e non conoscere confini".

Sull'assenza di Berretti e seconda squadra: "L'Under18 è una soluzione interessante, vista l'alta qualità del campionato Primavera c'è un bel salto. Un passaggio intermedio può servire, a prescindere dal Milan. Idem le seconde squadre, disciplinate nel modo giusto possono essere un aiuto importante".

Sugli obiettivi del Milan: "Ci sono gli obiettivi e i sottobiettivi: noi puntiamo al massimo, portare i giocatori in prima squadra. Poi solamente il 4% arriva fra i professionisti, intendo dalla A alla C, quindi è evidente che non è possibile. Quindi ci sono altri obiettivi, secondari, visto che siamo un top club a livello mondiale. Quindi c'è una questione di fortuna? Credo che sia quella di giocare insieme a quelli bravi, così si migliora. Poi c'è il patrimonio genetico, se arrivi in prima squadra poi ti giochi le carte. Tipo Cutrone, a furia di gol e prestazioni si è ritagliato uno spazio importante, non è che ha fatto solo tre-quattro presenze. Sono molti i fattori che possono incidere sul prosieguo professionale".