ESCLUSIVA - Scaramuzzino: 'Ibra iper-professionista, il Milan deve ricomprare Donnarumma ora'

ESCLUSIVA – Scaramuzzino: ‘Ibra iper-professionista, il Milan deve ricomprare Donnarumma ora’

Paolo Maldini a colloquio con Gigio Donnarumma
Le parole del radiocronista di Rai Radio 1, Giovanni Scaramuzzino, intervenuto in esclusiva ai microfoni de IlMilanista.it. Ecco che cosa ha detto sul Milan

MILANO – Giovanni Scaramuzzino, radiocronista di Rai Radio 1, ha risposto alle domande della redazione de ‘ilMilanista.it‘. Ecco che cosa ha detto sul Milan, Ibrahimovic, il rinnovo di Donnarruma, i possibili riscatti di Diogo Dalot e Brahim Diaz. Oltre alla vittoria del Franchi nell’ultima di campionato e le dimissioni di Prandelli, ormai ex allenatore della Fiorentina:

Su Ibrahimovic, il ritorno in nazionale e il finale di stagione in rossonero

Zlatan Ibrahimovic, attaccante svedese, classe 1981, in forza al Milan

Ibra ha un grande nemico e neanche lui può batterlo, è il tempo che passa. Però a questo punto della sua carriera l’essere tornato a vestire la maglia della Svezia, io credo non possa che fargli altro che bene. E questo non toglierà nulla al Milan in questo momento. Io, invece non credo molto alla frase che i grandi calciatori devono essere per forza anche dei grandi esempi per i più giovani. Per me l’esempio vero lo devono dare i genitori e non altri. Però professionalmente la sua capacità di autogestione, alla sua età, si chiama iper-professionalità. Ed è questa che gli permette di raggiungere a quasi 40 anni, e da attaccante, un livello che ne fa un modello o un punto di riferimento che non si può ignorare“.

Sul rinnovo di Donnarumma e le difficoltà d’intesa con Raiola

La vicenda di Donnarumma non sarebbe dovuta arrivare a questo punto, qui parliamo di un calciatore di 22 anni, che alla sua età e in ruolo come quello del portiere è arrivato già a numeri considerevoli. Fosse arrivato già a 35 anni capirei, però anche se è ben guidato da un manager che sa il fatto suo e che gli interessi del suo assistito e quindi anche i propri, ma adesso il Milan è nelle condizioni di dover ricomprare un giocatore che è già suo e solo per pochi mesi. E le condizioni a questo punto non le può certo dettare il club rossonero“.

Brahim Diaz e Dalot, la loro stagione e il possibile riscatto dei cartellini

Brahim Diaz esulta dopo il goal alla Fiorentina; in primo piano Kessie
Brahim Diaz esulta dopo il goal alla Fiorentina; in primo piano Kessie

Credo che i problemi per Brahim Diaz potrebbero emergere nel caso in cui il giocatore attualmente impegnato in Slovenia, con la Spagna Under 21, dovesse disputare un grande Europeo di categoria con la sua nazionale. Allora se il Milan volesse puntare sul ragazzo per il futuro, potrebbe accettare un rinnovo del prestito fissando fin da subito una clausola rescissoria con il Real Madrid, altrimenti il tutto è inutile. Per Dalot, invece, credo sia decisiva la combinazione di alcuni fattori. Innanzitutto c’è la conferma ad alti di livelli di Calabria, che lo ha limitato a destra è vero, ma ha anche dimostrato che il portoghese può ricoprire anche altri ruoli in difesa. Poi c’è da fare una considerazione sul ritorno di Conti, che è stato ceduto al Parma. Poi ci sono le valutazioni tecniche del Manchester United, che lo fatto partire temporaneamente, combinando tutti questi elementi io non escluderei una cessione di Dalot in Spagna“.

Sulle dimissioni di Prandelli e l’ultima partita persa al Franchi contro il Milan

Da quello che ho letto io Cesare Prandelli non ha detto basta certo per un rimpallo sfortunato in area di rigore, neppure per un tiro che è finito fuori piuttosto che in porta. E’ una persona troppo intelligente per dipendere da certi episodi. Si tratta probabilmente di un malessere che ha radici più profonde e per questo doverosamente ancor più se possibili rispettabili. I risultati poi aiutano certo, però sono portato a pensare che anche in caso di successo della Fiorentina sul Milan, Prandelli avrebbe lasciato proprio perché non se la sentiva più“.

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