Essere giovani non può diventare qualcosa su cui adagiarsi e mettersi comodi. E nemmeno una scusa, in mano agli allenatori, per legittimare panchine ad oltranza e utilizzi centellinati. Se uno è forte è forte, è forte. E gioca, a prescindere dall’età anagrafica. L’esempio emblematico è sempre lo stesso ed è sempre valido: un certo Kilyan Mbappé ha vinto un Mondiale, da titolare e protagonista, a soli 19 anni. Certo, di Mbappé ne nasce uno ogni 50 anni, ma il senso è chiaro: essere giovani non dovrebbe rappresentare un freno. Si parte alla pari, poi gioca chi sta meglio.
Alternative di lusso
Certo, nel caso di Luka Romero non c’è solamente un problema – è un problema? – di età. Il classe 2004 ha davanti a lui un giocatore sublime come Pulisic e, poi, una alternativa di lusso qual è Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano, tuttavia, sarà fermo ai box per circa un mese. Proprio quando Pioli stava per realizzare di aver scampato il pericolo, un pericolo che sempre si cela quando tanti giocatori partono per rispondere alle convocazioni delle squadre nazionali, ecco la tegola.
Romero: ora o mai più
Ed ecco, allora, che Luka Romero diventa ufficialmente la prima alternativa a Pulisic. Tutto questo succede proprio quando l’ex Lazio, chiuso dall’alta concorrenza, pareva destinato alla cessione. C’era la Liga, nel suo futuro, ora c’è il rossonero. Starà a lui giocarsi questa chance nel migliore dei modi. Sarri disse di lui: “Mai visto un sedicenne così forte” ma per ora non ha avuto modo di dimostrare questo potenziale. Qualche apparizione con la Lazio – ed un gol, contro il Monza – solamente 21 minuti – a Cagliari – fin qui con il Milan. Insomma, ancora tanto da dimostrare. Ma ora, con il campionato che riparte ed un tour de force all’orizzonte, potrà provarci. Ora o mai più, Luka. La cessione a gennaio va scongiurata sul campo a suon di giocate. Tanto, l’età è solo un numero.
