MILANO – La scorsa settimana, nell’Allianz Stadium di Torino, si è svolto un incontro fra alcuni dirigenti e il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a27l?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
La discussione è ruotata soprattutto attorno al tema dei giovani e della loro valorizzazione. Attraverso una nota ufficiale, ha voluto parlarne anche Damiano Tommasi, ex centrocampista e attuale Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori.
IL SUO COMMENTO – “Parlando di formazione dei giovani sono alcuni, pochi, gli assunti da cui partire per trovare la quadra tra costi e formazione, qualità e spettacolo, sostenibilità e prospettive. 1. Deve giocare chi merita perché ci guadagnano il calcio, la società di appartenenza, lo spettacolo, la Lega di riferimento e, soprattutto, i giovani. 2. I soldi per i giovani (bravi) non sono mai costi ma sono sempre investimenti. 3. Per chi fa calcio, con l’orizzonte rivolto al risultato sportivo e alla valorizzazione dei giovani, non servono le liste. Era agosto 2017 quando l’Assemblea della Lega Pro, attraverso il suo presidente Gravina, si impegnava in un progetto triennale di sistema delle liste. Siamo a metà del secondo anno di tale Accordo e già si rumoreggia che va rivisto. Credo sia utile, invece, partendo dall’impegno preso, avviare un confronto serio, lungimirante e credibile per ridare al tema “formazione giovani” solide basi e progetti a medio termine”.