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ESCLUSIVA – Tiziano Crudeli: “Campionato? Bisogna ripartire in qualche modo. Il calcio è un’azienda”

Ai microfoni de Il Milanista.it è intervenuto - in esclusiva - Tiziano Crudeli, storico opinionista rossonero

Redazione Il Milanista

MILANO - Ai microfoni de Il Milanista.it è intervenuto - in esclusiva - Tiziano Crudeli, storico opinionista rossonero.

Si stanno vagliando 3 opzioni nel caso non si riuscisse a riprendere il campionato. Cosa è più giusto fare?

Io credo che debba prevalere il buon senso. Credo che sia inconcepibile proseguire, ma bisogna concludere il campionato. La terza classificata, ad esempio, aveva ancora una partita da giocare, non sarebbe giusto finire così. Personalmente ritengo la Lazio la squadra favorita e la più in forma per poter vincere lo scudetto.

L'ultime misure restrittive annunciate ieri da Conte prevedono la sospensione di ogni attività sportiva, fatta eccezione del professionismo. Cosa ne pensa?

Questa scelta va analizzata con un'ottica molto ampia. Le società professionistiche sono seguite da medici, preparatori, sono in grado di testare da soli se esiste qualche problema. Gli allenamenti ci possono stare, purchè avvengano con controlli severissimi. Allo stato attuale la logica vorrebbe la sospensione di tutti, ma bisogna pensare anche ai danni economici non indifferenti che una sospensione definitiva arrecherebbe. Il calcio è un'azienda: ha personale, diritti, molteplici introiti e numerose conseguenze. Avanti sempre la salute pubblica, ma bisogna ripartire in qualche modo.

Salgono i contagi ma anche le denunce: perchè la gente continua a disattendere le direttive?

Perchè partiamo dal presupposto che siamo in inattaccabili. Il problema ce lo hanno sempre gli altri. Ho conoscenti che hanno pagato in maniera pesante e hanno perso parenti e amici per superficialità. Non a caso Maldini e il figlio hanno pagato lo scotto di aver frequentato luoghi contagiati.