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ESCLUSIVA – Maniero: “Inter troppo superiore nel derby, a Torino sarà dura. Su Piatek…”

Krzysztof Piatek, numero 9 polacco del Milan.

Filippo Maniero, ex centravanti, tra le altre, di Torino e Milan, è intervenuto in esclusiva ai microfoni della nostra redazione

Redazione Il Milanista

Di Simone De Bari

MILANO - Giovedì sera il Milan di Giampaolo farà visita al Torino nel posticipo del turno infrasettimanale, valido per la quinta giornata di Serie A. I rossoneri sono reduci dal 2-0 subito nel derby, mentre la squadra di Mazzarri viene da ben due sconfitte consecutive.

Per l'occasione, i microfoni de IlMilanista.ithanno intervistato, in esclusiva, un doppio ex della sfida: Filippo Maniero, attuale allenatore dell'Aurora Legnaro.

Due sconfitte in quattro partite per questo Milan, fra cui il derby: come le è sembrata la squadra rossonera contro l'Inter?

"Partire con una sconfitta in campionato, e aver perso il derby sabato scorso, è motivo di grande dispiacere per chi ama i colori rossoneri. Oggettivamente, però, l'Inter è stata di molto superiore al Milan. Fra le due squadre c'era troppa differenza, inutile nasconderlo".

Giampaolo è già finito sotto la lente d'ingrandimento...

"Non trovo giusto attribuire subito la responsabilità a Giampaolo. Bisognerebbe dare agli allenatori il tempo di fare il proprio lavoro, ma questo tempo non può essere soltanto di un paio di mesi. Le valutazioni andrebbero fatte più avanti. Giampaolo ha dimostrato tutta la sua bravura negli anni passati: non è l'ultimo arrivato. Di certo il blasone del Milan non è quello che poteva avere la Samp, così come sono molto più grandi le responsabilità. Magari a Genova veniva accettata qualche sconfitta in più, invece sulla panchina rossonera hai un margine di errore decisamente più piccolo. Tuttavia, o si dà a Giampaolo un po' di tempo, o sarà molto difficile giudicare il suo lavoro".

L'obiettivo dichiarato per il Milan è il quarto posto: non crede che ciò aumenti la pressione sui giocatori?

"Quando all'inizio dell'anno poni degli obiettivi, diventa tutto più difficile, perché se poi non arrivi al traguardo la delusione è molto grande. Io sono del parere che ogni squadra dovrebbe cominciare la stagione senza obiettivi per poi, strada facendo, vedere come si mettono le cose. Ci sono squadre che partono per vincere lo Scudetto e che si ritrovano a metà classifica, altre invece puntano a salvarsi e fanno molti più punti di quelli previsti. Il calcio è fatto così, dare degli obiettivi prima di cominciare indubbiamente ti mette pressione, specie se sono molto importanti".

Giovedì ci sarà la trasferta di Torino: che gara si aspetta?

"Sarà una partita molto difficile per il Milan. Anche il Toro sta attraversando un periodo non positivo, avendo rimediato due sconfitte di fila. La squadra di Mazzarri farà di tutto per riscattarsi davanti al proprio pubblico. I granata hanno ambizioni importanti, ma finora non hanno rispettato le aspettative di inizio stagione. Sono due squadre in situazioni simili: se una delle due perderà avrà indubbiamente grossi problemi".

Capitolo Piatek: un solo gol in quattro partite, su calcio di rigore, e tante critiche. Come si esce da questo periodo negativo? 

"Se ne viene fuori non pensando al gol. Anch'io quando giocavo avevo dei periodi in cui la palla non voleva entrare, e più passava il tempo e più mi innervosivo, facendo giocate frettolose e sbagliate. Il consiglio che gli posso dare è di non avere l'ossessione del gol, perché se te la porti dietro non ne esci. Poi la rete arriva quando meno te lo aspetti; l'importante è impegnarsi sempre al massimo come sta facendo, mettersi a disposizione della squadra e dare il proprio contributo. Il gol prima o poi arriverà, lui è abituato a farne e deve rimanere il più tranquillo possibile".