MILANO – Al termine di Verona-Milan è scoppiata una polemica che ha coinvolto la curva degli ultras scaligeri, accusati di aver intonato cori e “buu” razzisti nei confronti di Franck Kessié, centrocampista ivoriano della squadra rossonera.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a27l?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
Ieri il Verona ha diramato un comunicato con cui ha preso le difese della propria tifoseria, asserendo che fischi e ululati fossero rivolti all’arbitro e non al giocatore del Milan. Pochi minuti fa, ai microfoni di repubblica.it, ne ha parlato direttamente il procuratore di Kessié, George Atangana: “Come ha reagito Franck? I calciatori come lui hanno le spalle larghe e ormai non ci fanno caso più di tanto. Ciò non significa però che questi episodi non li feriscano. Questa è una deriva che va assolutamente fermata. Il comunicato del Verona? L’ho trovato inaccettabile e vergognoso. Smentisce i fatti accaduti e conferma la tendenza a considerare normale ciò che non lo è. Servono interventi decisi per porre fine a queste cose”.
CLICCA QUI>Intanto, 100 milioni sul mercato: Maldini alza ora la posta
[poll id=”563″]