MILANO – Non si è affatto dissipato il caos attorno al Superclasico più importante della storia: River-Boca valido per la finale di Copa Libertadores.
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Dopo l’assalto subito dal pullman gialloblù, che ha comporto il rinvio della gara, la Conmebol ha deciso anche di cambiare il luogo: la finalissima si giocherà (o dovrebbe giocarsi), domenica nove dicembre a Madrid. Tuttavia, il River ha pubblicato un comunicato nel quale si dice totalmente contrario a questa decisione.
IL COMUNICATO – “Le operazioni di sicurezza e controllo al di fuori dello stadio non sono in alcun modo responsabilità del club. Più di 66.000 persone presenti allo stadio hanno aspettato pazientemente per circa otto ore sabato e sono tornate allo stadio per la seconda volta domenica. A quegli stessi spettatori viene ora negata – in modo ingiustificato – la possibilità di assistere allo spettacolo, in virtù dell’evidente differenza di costi e della distanza propria del luogo prescelto. È incomprensibile che il più importante classico del calcio argentino non possa svilupparsi normalmente nel nostro Paese. Il calcio argentino nel suo insieme e l’Associazione calcistica argentina non possono e non devono permettere a un pugno di violenti di ostacolare lo sviluppo del Superclasico in questo Paese”.
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