MILANO – Michele Uva, vicepresidente dell’UEFA, intervenuto ai microfoni di Radio 1 ha spiegato i motivi per i quali ha lasciato l’incarico di direttore generale della FIGC.
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LE SUE DICHIARAZIONI – “Con la FIGC non c’erano più i presupposti per andare avanti. Era finito un ciclo. Sono felice di aver lasciato una federazione solida dal punto di vista economico e soprattutto sportivo. Il programma di Gravina mi vede favorevole. Gli obiettivi sono assolutamente condivisibili. Soprattutto per quanto riguarda i giovani. Spero che il nuovo corso sappia distinguere i buoni investimenti dai cattivi. Perché senza investimenti non c’è crescita. Riforma dei campionati? Ridurre la Serie A a 18 squadre non so se risolverebbe i problemi delle società. Bisogna controllare l’eventuale impatto e studiare bene le conseguenze”.
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