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MILANO – “Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare”, e con questo non si può dire certamente che Gennaro Gattuso sia arrivato nel momento migliore del Milan, che abbia preso la squadra svolgendo solamente il suo compitino da allenatore. Anzi, il tecnico rossonero ha raccolto una squadra criticata, che aveva messo in fila una serie di sconfitte pericolose per compromettere l’accesso alle competizioni europee dell’anno prossimo e gli ha dato un’identità di gioco, si è conquistato la fiducia dei suoi giocatori e soprattutto dei tifosi riportando l’entusiasmo a Milanello. Ma il suo lavoro è appena cominciato e se vuole dare continuità alla sua esperienza sulla panchina del Milan il periodo più difficile arriva proprio ora, quando si sono accumulate certezze, quando si hanno delle aspettative nei suoi confronti e, non di meno, quando il calendario non sorride più.
I PROSSIMI IMPEGNI
Già dalla sfida di domani sera che vedrà il Milan affrontare una Roma in cerca di punti in campionato dopo la sconfitta in Champions League, i rossoneri entreranno in un tunnel di partite non solo di cartello, ma anche decisive per le tre competizioni in cui il Milan può dire la sua. Nel giro di una settimana Suso e compagni si troveranno davanti anche la Lazio di Inzaghi per la gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia e il derby con l’Inter nel fine settimana. Poi ancora giovedì 8 marzo arriverà l’Arsenal a San Siro per gli ottavi di Europa League, seguito dalla trasferta in Serie A contro il Genoa fino al ritorno di Europa League da giocare a Londra. Il calendario senza respiro dei diavoli vede poi due incontri decisivi anche per l’assegnazione dello scudetto; Juventus prima e Napoli poi dovranno giocarsi le loro carte contro il Milan di Gattuso tra la fine di marzo e l’inizio del mese di aprile.
Dalla sfida contro i giallorossi in poi non ci sarà quindi tregua per un Milan che ha tanto voglia di concludere in bellezza una stagione non cominciata nel migliore dei modi, per un Gattuso che vuole convincere la dirigenza e guidare ancora il Milan nel campionato prossimo e che, nonostante sia l’allenatore con lo stipendio più basso della Serie A, sta dimostrando di valere tanto. Da domani in poi il mister rossonero potrà sorprendere ancora tutti e prolungare così la sua esperienza rossonera.
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